Pennies By The Pound

Heat Death Of The Universe

2021 (Lilith)
progressive, rock-pop

Sembra il frutto di una distorsione temporale, l’esordio dei Pennies By The Pound. Il trio finlandese con “Heat Death Of The Universe” ripristina gioie e dolori di quella seconda era prog-rock contrassegnata dalla presenza ingombrante dei Marillion e dalle prime avvisaglie di modernità dei più cattivi Rush.

La band ha preso origine da un progetto solista di Johannes Susitaival, musicista proveniente da una formazione punk-rock, pian piano trasformatosi nell’attuale trio, ultimato dal chitarrista Vesa Ranta e dal bassista Tomi Laaksonen, e infine giunto alle soglie dell’esordio in piena pandemia, concretizzatosi tra non poche difficoltà.

Spavaldi e ingenui, i Pennies By The Pound sfiorano il grottesco consapevolmente, con architetture strumentali vintage ampiamente collaudate, perfette per catturare sia l’attenzione dei fan dei Muse (“The Waters”) che dei nostalgici del prog-rock più grezzo (“Strange Stars (Lies Closer To Truth Than Beauty)”).
La produzione di Mark Gardener dei Ride pone in equilibrio le velleità pop più melodiche, che affiorano nella ballata pianistica “139”, con le giocose attitudini mainstream di “Indigo Screams” (non a caso scelta come singolo), nonché con le esplicite similitudini ai Marillion di “San Francisco Skyline”.

Il lieve graffio psichedelico che accompagna la suggestiva traccia finale “Heat Death” scompagina ulteriormente le acque, lasciando fluttuare “Heat Death Of The Universe” tra piacevolezze vintage e suggestioni naif, legittimando la band finlandese come una delle più curiose e improbabili proposte del momento.

05/08/2021

Tracklist

  1. The Waters 
  2. Strange Matter
  3. Strange Stars (Lies Closer To Truth Than Beauty) 
  4. 139 
  5. Indigo Screams
  6. San Francisco Skyline
  7. Heat Death

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