Akusmi

Fleeting Future

2022 (Tonal Union)
post-minimalismo, elettronica

Lo stupore della scoperta, dell’inusuale. Il fascino della contaminazione musicale e culturale è tutto racchiuso in quest’estatica sensazione di meraviglia, che la mente associa alla seduzione spirituale dell’arte.
Compositore francese residente a Londra, Pascal Bideau (aka Akusmi) si abbandona alle ipnotiche e pulsanti scale della musica del Gamelan, costruisce pattern minimali che non sottraggono alla vista l’influenza di Steve Reich e Philip Glass, proietta il tutto nel futuro con una sequenza di richiami che vanno dal jazz all’elettronica e di essi fa materia viva e pulsante, rinnovando la magia delle creazione.

 

Ruth Velten, Florian Juncker e Daniel Brandt –  ai lettori di OndaRock noto per essere parte del trio Brandt, Brauer, Frick – sono i fantasiosi complici di Bideau in “Fleeting Future“, un travolgente debutto che celebra uno stimolante matrimonio tra micro e macro strutture musicali, fraseggi e riff, un viaggio sulle note dove si alternano immagini vivide a paesaggi volutamente sfocati.
Otto composizioni, più un remix, caratterizzate da un'autonomia creativa, da geometrie ritmiche e da un’esuberanza che ridona fiducia in un futuro altresì definito fugace (da cui il titolo “Fleeting Future”).

Lì dove i GoGo Penguin setacciano in cerca di una più netta sinergia tra minimalismo e jazz, Akusmi estrae gioiosi e potenti schemi sonori che grondano di passione (la title track), e mentre i Portico Quartet riesumano lo spirito di Wim Mertens e Steve Reich per enigmatiche sinergie modali, il musicista francese mette a servizio tutte le personali doti di polistrumentista per un'orgia rituale in cui piano, organo e sax stemperano il caos di ritmi cadenzati con rigore metrico e vigore tribale (“Looking For Tomorrow”).
Brilla altresì di luce propria il frenetico vortice di riff affidati al sassofono, a poliritmie electro-jazz e a strati di etno-world-music della splendida “Neo-Tokio”, ed è oltremodo avventuroso e quasi utopico l’elegante fluire di fiati, percussioni e pause neo-sinfoniche di “Sarinbuana”: sette minuti intensi che da soli valgono l’ascolto dell’intero progetto.

 

L’album di Akusmi è un contenitore talmente ricco di idee e suggestioni da meritare attente disamine per essere assaporato in pieno. Ma non è un disco pretenzioso, eccessivo o accademico: gli ariosi svolazzi nu-jazz/minimal di “Cogito”, l’immaginario viaggio tra world music ed elettronica di “Divine Moments Of Truth”, l’affascinante intreccio tra gamelan music e pulsioni minimal-elettroniche di rara bellezza di “Concrescence” non sono ingenue rielaborazioni di cose già sentite, di figure familiari e concettualmente appaganti, ma un raro esempio di musica avantgarde proiettata nel futuro, e non solo in quello fugace.

24/12/2022

Tracklist

  1. Fleeting Future
  2. Sarinbuana
  3. Divine Moments Of Truth
  4. Neo Tokyo
  5. Longing For Tomorrow
  6. Cogito
  7. Concrescence
  8. Yurikamome
  9. Longing For Tomorrow ( Brandt, Brauer, Frick remix)




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