Antennah

Sparkle

2022 (2020 Editions)
alt-rock

“È stato un tempo il mondo giovane e forte, odorante di sangue fertile, rigoglioso di lotte, moltitudini, splendeva pretendeva molto” (“Del Mondo”, Csi). Quel tempo per il rock italiano è stato la metà degli anni 90. All’inizio del decennio era esploso il grunge (“Nevermind” dei Nirvana usciva nel 1991) e dagli Usa arrivava potente nuova musica per le generazioni stordite da sintetizzatori e batterie elettroniche. Era una chiamata a esprimersi con furia e poesia, che diventava in Italia un’ondata di musica esaltante: dai Massimo Volume (“Lungo i bordi” è del 1995) ai Ritmo Tribale (che esplodono con “Mantra” nel 1994) fino agli Afterhours (“Germi”, la loro svolta, è del 1995). Il catalizzatore di tutta questa energia è stato il Consorzio Produttori Indipendenti, nato nel 1994 come etichetta indipendente fondata dai membri dei Csi. È il detonatore per band come Marlene Kuntz, Yo Yo Mundi, Ulan Bator, Disciplinatha, Ustmamò e chiaramente Csi. Di questa esaltante avventura fecero parte anche i cagliaritani Antennah. Fautori di un rock in italiano energico ed elegante, Tullio Cipriano (voce e chitarra), Marco Mancini (chitarre), Stefano Guzzetti (basso) e Valentino Murru (batteria) nel 1997 hanno pubblicato con il Consorzio “Il nostro labile equilibrio”, il loro primo album. Belle canzoni (“Dietro un vetro” ha un tiro e una progressione irresistibile), buone recensioni, tour al seguito di grandi band dell’epoca. Il secondo album, “Love Has Many Faces” del 2003, ha cambiato registro, con la band che cantava in inglese e il suono che si faceva più elaborato. Nonostante i buoni riscontri la band si è fermata e ognuno ha proseguito per la sua strada.

“Il nostro mondo è adesso debole e vecchio, puzza il sangue versato è infetto”. Ma non per gli Antennah, che dopo quasi vent’anni danno alle stampe “Sparkle”, Ep con quattro tracce che riprendono il filo della loro espressione musicale: “ È stato molto naturale. Sembrava che non avessimo mai smesso di suonare insieme. Sempre lo stesso entusiasmo, la stessa atmosfera giocosa e le stesse battute infantili di un tempo. Scrivere nuovi brani è stato facilissimo, tutto scaturiva fluido con quella chimica che è sempre stata la magia di quegli anni e che ancora oggi ci fa venire i brividi”.
Gli Antennah sono cresciuti, hanno collezionato cicatrici e hanno altre storie da raccontare ed emozioni da esprimere. Prodotto dalla band e uscito per la 2020 Editions di Stefano Guzzetti, “Sparkle” raccoglie malinconie, disillusioni e desideri di chi vive in un’epoca incerta, con un rock a tratti acido e spesso riflessivo e con la voce di Tullio Cipriano che con gli anni ha acquisito maggiore profondità anche nel cantato in inglese: “Anche il secondo album aveva testi in inglese e abbiamo pensato di confermare questa scelta considerando che questo disco sarebbe uscito per la 2020 Editions, che ha un pubblico soprattutto internazionale”.

 

“Devil’s Saddle” parte con un giro di basso oscuro che apre al cambio di registro, il brano prende il volo trainato dalle progressioni chitarristiche e dalla voce tesa e delicata allo stesso tempo, che canta di amori sfumati, equivoci sentimentali e della responsabilità di portare avanti la propria vita: “A lotta a lot of hustle and tears don’t make a real love A lot of love and tears just give me reason To sit under the devil’s saddle”. “In Your Eyes” indugia negli intrecci melodici iniziali per poi esplodere in fragori alla U2 vecchia maniera: ma è solo per spiazzare, offrire una lenta riflessione sulla malinconia e poi ripartire con energia. “Butter” è un brano d’atmosfera che piacerebbe agli Elbow con la sua apertura ariosa e dolente, perché “the killing in the name of my country is a nightmare that consumes me”. “Perfect Dolly” chiude con il suo tiro teso e le ultime parole urlate, tutt’altro che consolatorie.

 

Gli Antennah sono tornati e hanno ancora tanto da dire. C’è bisogno di buon rock da queste parti: li aspettiamo alla prossima prova sulla lunga distanza.

 

09/10/2022

Tracklist

  1. Devil’s Saddle
  2. In Your Eyes
  3. Butter
  4. Perfect Dolly

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