Titoli come “Masculine Encounter II”, “Macbeth”, “Roberto's Tumescence” catturano l’essenza della club music che negli anni 70 e 80 imperversava tra New York e Chicago, esternazione di comunità socialmente reiette – neri, gay, drogati – che popolavano infime discoteche e luoghi di incontri clandestini, tra il luccichio delle luci stroboscopiche, l’odore del sudore e del piscio.
“Decius Vol 1” ha il pregio di catapultare l’ascoltatore in quel mondo apparentemente lontano, un’era eroticamente intensa e carnale, che la voce in falsetto di Lias Saoudi rende ancor più ambigua e perversa.
Che a emergere ci siano brani come “Look Like A Man” e “Come To Me Villa” nulla aggiunge e nulla toglie a un disco che fa dell’ossessività ritmica l’unico punto nodale del progetto. Le tracce sono un mix di bassi pompanti e distorti, riverberi ritmici, voci distratte, esotismi world-disco, elettronica, il tutto avvolto da fumo, laser e acidi. Una discesa negli inferi della disco-music e dell’acid-house che ridesta e turba con intelligenza, disincanto e un pizzico di ironia.
(20/01/2023)