Per gli appassionati di neofolk e sonorità affini (sia di matrice ambient che industrial), quello di Geoffroy Delacroix è un nome che ha segnato in positivo l’inizio del nuovo secolo. Album come “Le Feu Sacré” (2000), “Les Blessures De L’Ombre” (2003) e “Devant Le Miroir” (2006) ci hanno regalato il miglior Dernière Volonté, quello capace di evolversi con eleganza verso uno stile sempre meno ostico, chiamato per l’occasione military pop.
Poco tempo dopo, attraverso un nuovo progetto denominato Position Parallèle, il musicista francese si è avvicinato a un sound più elettronico, virando sulla minimal wave e sul synth-pop analogico, per un cambio di rotta che ha influito pesantemente sul destino della sua creatura madre.
“Cristal” prosegue imperterrito sulle medesime coordinate assaporate negli ultimi dieci-dodici anni, un periodo contraddistinto da una serie di album piuttosto leggeri (per non dire impalpabili). Non è un caso che molti fan della prima ora si siano girati dall’altra parte. Tuttavia, qui si avvertono dei segnali di ripresa, segnali che corrispondono a un songwriting più profondo, più drammatico e maggiormente in linea con lo spirito concettuale di Dernière Volonté. Lo testimonia un brano come “Tous Les Chemins”, probabilmente una delle migliori composizioni di sempre targate Geoffroy D.
L’ispirazione - finalmente - ora è anche sinonimo di malinconia, di struggimento e di un mood crepuscolare che si manifesta per l’appunto nella poetica presente in “L’Éclat Du Crépuscule” o nel delicato synth-pop di “Accords Perdus”. Ma c’è anche spazio per qualche antica suggestione, come nel fiero incedere di “En Espagne”, un pezzo a cui mancano soltanto le percussioni marziali per farci tornare indietro con il tempo, dentro il cuore pulsante dell’artista transalpino.
Pur non essendo un lavoro fondamentale all’interno della discografia dei Derniere Volonté, “Cristal” riprende in mano un destino che ormai sembrava trascinarsi in avanti con il pilota automatico: Geoffroy D è invece tornato in carreggiata, rimettendo in circolo quel fascino decadente inscindibile dalla sua proposta musicale. I due cigni neri sulla bella copertina possono solo accompagnare.
11/01/2023