Il progetto Fallen di Lorenzo Bracaloni rimane sempre fedele a se stesso. Dopo anni di varie pubblicazioni, Bracaloni non tradisce il suo stile comunicativo, la sua new age meditativa, mantenendosi coerente al suo legame intimo con la natura e alla costruzione di un proprio spazio di pace interiore.
Dalla casa come rifugio (“Home Is”) all’amore idealizzato (“Ást”), la musica del progetto Fallen è sempre incentrata sulla costruzione di uno spazio inviolabile al di fuori della realtà. Negli otto brani, tutti tipicamente new age, tutti facilmente riconducibili allo stile di Bracaloni, che fondamentalmente non cerca il cambiamento, spicca forse l'episodio più breve e diverso dalle note consuetudini. Un’inattesa citazione dei Pink Floyd in “Let There Be More Light” apre a quelli che potrebbero essere i tre minuti più interessanti della sua carriera. Poche note si susseguono equidistanti, forse due synth, uno fa da sfondo, l’altro, nota dopo nota, ricorda una melodia forse già sentita, ma tanto semplificata da rendere difficile il riconoscimento. Le note vanno avanti senza alcun ritmo, ricreando un paesaggio da ascoltare e vivere allo stesso tempo. Come spesso succede, la semplificazione può diventare la base di partenza per un autentico cambiamento.
Gli altri brani ricordano fedelmente lo stile ormai noto del progetto Fallen. In chiusura, la title track si apre a un ambient imperioso e suggestivo, mentre opere come “Doves' Secret Shelter” o “Blue Waves, Gentle Wind”, tipicamente new age, rappresentano il continuo di una carriera costantemente all’altezza del proprio nome.
03/07/2022