Oog Bogo

Plastic

2022 (Drag City)
garage-rock, psych
6.5

La scena garage-psych americana è arretrata di qualche passo negli ultimi anni, ma vende cara la pelle. I tempi in cui sulla scia di Ty Segall e Osees nuove band spuntavano come funghi sembrano ormai lontani, ma l'underground della costa occidentale continua a sfornare musica: che si tratti degli Spoon Benders di Portland, della Grave Flowers Bongo Band di Los Angeles o dei Monsterwatch di Seattle, l'hard-garage psichedelico proclama uno stato di salute inossidabile, anche se ai margini del panorama alternative statunitense.

Eppure a Oog Bogo, band losangelina finita tra le mani di Ty Segall, che ha provveduto a vampirizzare e a modellare gli esordienti a propria immagine e somiglianza, è toccato il salto di qualità, finendo per pubblicare il debutto discografico perfino su Drag City.
Registrato e prodotto dal biondo di Laguna Beach, “Plastic” rispetta tutti i crismi dell'estetica garage-psych, ma con un occhio di riguardo verso sfumature new wave e punk: chitarre taglienti, ritmiche midtempo, effettacci sintetici, bassa definizione, fuzz e sentimento psichedelico un tanto al chilo.

 

Gli Oog Bogo mescolano il glam segalliano (la fantastica title track "Culprit") con virate di indulgente post-punk (“New State”, “Canary”), hard-garage (“Goon”, “Idle”) e melodie lisergiche non proprio inaspettate (“A Side”).
Tutto nella norma, quindi, se si esclude la poliritmia psych-funky di una “So Well” sopra le righe rispetto al resto dell'album: come se a Segall fosse toccato scrivere “Remain In Light” dieci anni fa. “Plastic” è una rassicurazione per gli amanti del garage-psych: anche oggi possono tirare un sospiro di sollievo.

06/10/2022

Tracklist

  1. Goon
  2. Culprit
  3. Cuckoo
  4. Plastic
  5. New State
  6. A Side
  7. Canary
  8. Interstate
  9. Paint
  10. So Well
  11. Idle

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