Panic! at the Disco

Viva Las Vengeance

2022 (Fueled by Ramen, DCD2)
power pop, glam rock

Da quando Brendon Urie è stato abbandonato, poco a poco, da tutti i suoi vecchi compagni musicali, le cose hanno iniziato a girare male per il progetto Panic! at the Disco, che si è dapprima sganciato dalle velleità emo-pop con cui aveva raggiunto il successo, ma anche delle più recenti inclinazioni dance-pop.
Nelle intenzioni del suo autore, “Viva Las Vengeance” dovrebbe infatti suonare come una rock opera sulla scia di A Night At The Opera dei Queen, ma è invero un pasticciaccio brutto in cui l’intento ironico - da sempre preponderante per PATD - è solo il flatus vocis che malcela una penuria d’ispirazione e un citazionismo smaccato e fuori luogo. Ogni brano scopiazza infatti almeno due o tre classici, rubando dai già citati Queen fino a Elvis Costello, passando per Kiss, Raspberries, Meat Loaf, T-Rex e Beatles. In molti brani di “Viva Las Vengeance” vi è, poi, una disturbante dissonanza tra strumenti e traccia vocale, come se tutto fosse frutto di un taglia e cuci amatoriale.

Anche la voce di Urie, da sempre punto di forza di Panic! at The Disco, appare qua forzata e stridula, alla perenne ricerca della nota più alta. Uno sfoggio straripante che scade spesso nel grottesco. Vi basterà ascoltare “Sad Clown” per capire. 
Non fanno eccezione i testi, che spiccano per il loro infantilismo, tant’è che “Middle Of A Breakup” e “Sugar Soaker” sembrano scritti da adolescenti in piena fase ormonale su Tumblr, e il mix, rumoroso e compresso, non lascia respiro agli strumenti, con la batteria spesso a malapena udibile. I brani si muovono quindi entro un range dinamico ristretto, che li rende ancor meno espressivi, nonostante l’ostentata ricerca di sontuosità e opulenza da parte di Urie.
 
Un ascoltatore nostalgico potrebbe apprezzare il barocco singolo di lancio, “Viva Las Vengeance”, in cui è ancora possibile rintracciare qualche venatura ironica e una parvenza di forma-canzone e, se sufficientemente masochista, anche la super-catchy “Sugar Soaker”, con il riff à-la Ac/Dc e le strofe da crooner piacione.  
Come dichiarato dallo stesso Urie, “Viva Las Vengeance” è la (legittima) realizzazione di un sogno adolescenziale ma, a conti fatti, è anche e soprattutto un melting pot delirante e inconcludente di canzoni brutte. 

14/10/2022

Tracklist

  1. Viva Las Vengeance
  2. Middle Of A Breakup
  3. Don't Let the Light Go Out
  4. Local God
  5. Star Spangled Banger
  6. God Killed Rock and Roll
  7. Say It Louder
  8. Sugar Soaker
  9. Something About Maggie
  10. Sad Clown
  11. All by Yourself
  12. Do It to Death


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