The Star Pillow

We Were Never One

2022 (Dissipatio)
ambient-drone

È sempre lecito chiedersi quanto possa essere esaustivo affrontare autonomamente un itinerario aurale composto quale parte di un'opera crossmediale. In alcuni casi - un esempio su tutti sono le colonne sonore - esiste una facilità di confronto della doppia possibilità di fruizione, mentre quando ci si trova di fronte a traiettorie connesse a esperienze performative, tutto diventa più complesso e la scelta di immergersi nella purezza del suono resta per molti l'unica strada perseguibile.
"We Were Never One", album numero dodici per The Star Pillow - progetto solista di Paolo Monti, attivo dal 2007 - rientra a pieno titolo in questa seconda casistica. Pensato e scritto come commento dell'omonima coreografia di danza contemporanea dell'austriaca Karin Pauer, viene pubblicato da Dissipatio come ambiente d'ascolto slegato dal suo contesto d'origine proprio il giorno della prima dello spettacolo.

La volontà di riportare alla consapevolezza del legame intimo tra essere umano e ambiente - idea alla base della performance - viene tradotta dal musicista toscano in una sequenza di partiture dilatate che combinano nitidi fraseggi chitarristici, bordoni densi estratti dallo stesso strumento e modulazioni sintetiche dalla grana spessa. Il confronto tra gli elementi spesso contrastanti genera un paesaggio sonoro grave, percorso da una tensione indissolubile, che si muove come un'altalenante marea emozionale.
Questo sviluppo sinuoso - che soprattutto nel cambio costante di intensità dei primi due movimenti ("Sounds Of Extinction", "Ocean Of Sadness") rivela una certa affinità con strutture post-rock - non si mantiene inalterato lungo l'ora abbondante del lavoro, tramutandosi in meditabonde aperture melodiche ("Ghosts And Monster", "The Death Of Small Promises") e crescenti linee dissonanti che si innalzano in una terminale ascesa noise ("You'll Remember This Encounter Forever").

C'è qui condensata tutta l'esperienza che Monti ha acquisito nel corso di quindici anni trascorsi tra sperimentazione solitarie e condivise (Daimon, Bosco Sacro), bagaglio che gli consente di mettere a punto una deriva ambient immersiva in cui calma e inquietudine danzano in costante perfetto equilibrio.

03/06/2022

Tracklist

  1. sounds of extinction
  2. ocean of sadness
  3. ghosts and monsters
  4. the death of small promises
  5. radical hope
  6. bodies tumbled into bodies
  7. you'll remember this encounter forever

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