Various Artists

Perù Selvatico - Sonic Expedition Into The Peruvian Amazon 1972-1986

2022 (Analog Africa) | cumbia amazzonica

Partiamo subito da un assodato presupposto: Samy Ben Redjeb, patron della Analog Africa, non aveva idea di quello che avrebbe scoperto delle tradizioni musicali peruviane quando organizzò il suo viaggio in Amazzonia, quello che era certo è che l’influenza della cumbia, stile musicale originario della Colombia e caposaldo della musica dell’America Latina, aveva contrassegnato la tradizione musicale di quei luoghi fino a contaminarne la cultura.

 

La vera sorpresa fu scoprire un’inaspettata e singolare influenza del fermento giovanile tipico degli anni 60, un evento storico che la cultura occidentale aveva assunto come fenomenologia esclusiva, e che invece aveva valicato anche i confini delle foreste pluviali. 
I ritmi sbilenchi e incisivi della cumbia, il suono delle fisarmoniche e delle big band avevano messo radici tra la popolazione amazzone, ma il progresso aveva fatto conoscere ai più giovani, attraverso il mercato nero e le radio pirata, il fascino della strumentazione moderna - organi farfisa, chitarre elettriche e sintetizzatori – e in breve tempo la frenetica musica pop era entrata nella tradizione, trascinando con sé anche elementi della musica surf americana e psichedelica.
Era nata così la cumbia amazzonica, un capitolo finora poco noto anche ai cultori delle innumerevoli contaminazioni culturali e musicali, ed è questa una delle tante ragioni che fanno di “Perù Selvatico” un documento di notevole importanza antropologico/musicale.

La ricerca di Samy Ben Redjeb ha trovato nella città di Lima la fonte primaria di informazioni su questa rivoluzione musicale. La storia ha inizio negli anni 70, quando due intraprendenti manager, responsabili della Universal Producciones Fonograficas EIRL e Discos Volcán, offrono ad alcuni gruppi musicali provenienti dalle terre più diverse e sconosciute dell’Amazzonia la possibilità di incidere alcuni brani. Per i giovani artisti è la giusta occasione per farsi conoscere e poter suonare dal vivo.
Disorienta e stupisce immaginare che gran parte di queste diciotto tracce provengano da città poco note (Tarapoto, Moyobamba) o difficili da raggiungere, si pensi che Iquitos è raggiungibile solo in aereo o barca. Il mix di cumbia, musica brasiliana, dance, surf e psichedelia è stimolante e ricco di spunti: gli effetti wah wah della chitarra elettrica (“Descarga Royal”) o il trascinante groove delle percussioni (“Moyobambina”) dettano subito i canoni sui quali si dipanano le 18 tracce, ma non fanno difetto piacevoli digressioni o cambi di rotta.
Non mancano iniezioni di funk e swing (“La Trochita”), pregevoli sonorità più tipicamente cubane (“El Pasito De Miriam”, “La Hamaca”) e perfino un delizioso graffio chitarristico (“La Cervecita”).

Ad onor del vero, molte delle formazioni che trovano spazio in questa raccolta hanno personalità e gusto, alcuni gruppi come i Ranyl y Su Conjunto Tropical hanno perfino raggiunto uno status di cult band, grazie a uno stile più originale che è ben rappresentato dai due brani qui inclusi: il frenetico mix di reggae, cumbia e dub di “Bailando En El Infinito” e le pungenti sonorità di ”Baila Bonito”.
Ai Fresa Juvenil De Tarapoto spetta invece la palma di combo più atipico del lotto, un merito conquistato sul campo grazie alle strane soluzioni strumentali dei brani qui proposti, tra synth che imitano le cornamusa intrecciando accordi surf-beat (“Cumbion Universal”) e flauti di pan filtrati dai synth e adagiati su ossessivi groove latin-reggae (“La Palmerita”).
Non nascondo però una personale predilezione per i Los Invasores De Progreso, autori dei due titoli più intriganti di “Perù Selvatico”: il primo, “La Bola Buche”, un brano che dietro un elegante mix di ritmi e synth vintage nasconde un pregevole tocco di fingerpicking; il secondo, “Humo De La Selva”, è ancor più particolare, tra chitarre distorte, sonorità sporche di organo e synth e voci urlanti che intonano un brano dal fascino tribale e psichedelico.

 

Alle note più melodiche e ritmicamente raffinate di “La Uñita” spetta la chiusura, perfetto sigillo di un disco che abbatte molti preconcetti su entità artistiche poco conosciute, una realtà che nel frattempo è diventato oggetto di curiosità e ispirazione anche per alcune band  contemporanee, una su tutte le inglesi Los Bitchos.
Il doppio vinile e la versione in cd, sono corredati di un booklet di 12 pagine con immagini originali tratte dai dischi originali peruviani, arricchito da note storiche molto curate e foto d’epoca: imperdibile.

(10/03/2023)

  • Tracklist
  1. Los Royal's De Pucallpa - Descarga Royal
  2. Sonido Verde de Moyobamba – La Cervecita
  3. Los Zheros – Selva Virgen
  4. Grupo Siglo XX De Rioja – Moyobambina
  5. Los Invasores De Progreso – Humo En La Selva
  6. Los Cisnes – La Hamaca
  7. Fresa Juvenil De Tarapoto – Cumbion Universal
  8. Los Ranger's De Tingo Maria – La Trochita
  9. Los Invasores De Progreso – La Bola Bouche
  10. Ranil y Su Conjunto Tropical – Bailando En El Infinito
  11. Los Cisnes – Safari En La Selva
  12. Ranil y Su Conjunto Tropical – Baila Bonito
  13. Los Zheros – Alibaba
  14. Fresa Juvenil De Tarapoto – La Palmerita
  15. Sonido Verde de Moyobamba – Recordando A Aguaytia
  16. Grupo Siglo XX De Rioja – El Pasito De Miriam
  17. Los Cisnes – Rio Mar
  18. Los Zheros – La Uñita
Various Artists sul web