Dopo i tributi a Lovecraft, Bram Stoker, Dario Argento e le continue raccolte che testimoniano le fervide scene sperimentali di varie parti del mondo, la meritevolissima iniziativa della Eighth Tower Records di Raffaele Pezzella (Sonologyst) prosegue con “Music For Haunted Asylums”.
In effetti è difficile immaginare un luogo più inquietante di un edificio abbandonato, figuriamoci poi quanto un manicomio possa esaltare gli immaginari più oscuri e far rivivere le paure più profonde. Tra i tantissimi manicomi ormai in disuso, alcuni sono semplicemente luoghi disabitati e fatiscenti, altri sono divenuti meta di pellegrinaggio - grazie agli ospiti illustri che vi hanno soggiornato (tra tutti il manicomio di Saint-Rémy dove Van Gogh ha vissuto gran parte del 1889).
La compilation “Music For Haunted Asylums” si concentra - come prevedibile - sugli aspetti più misteriosi e sul fascino ambiguo che luoghi tanto inquietanti possono manifestare. Questi aspetti descrittivi di ambienti testimoni di tanta sofferenza rendono in un certo senso vivi questi edifici, quasi immortali in quanto luoghi di memoria destinata a rimanere nel tempo.
Tra gli artisti che hanno cercato di dare un'interpretazione personale, tentando di svelare i fantasmi che si celano dietro la fatiscenza dell’abbandono, segnalo The Black Monolith (“A Banishing Ritual Of Memory”), capace di ricercare l'elemento hauntologico, Phoanøgramma (“Traks”) che utilizza l'elettronica classica à-la Vangelis, il tenebroso Kloob (“Enclosed Murmurs”) e Cult Of Light (“Uncharted Corridors”) capace davvero di far rivivere un'esperienza quasi sensoriale di luoghi capace di far nascere un senso di inquietudine tanto potente.
25/09/2023