Per colpa delle temperature decisamente invernali, ho spulciato tra i dischi estivi in cerca di un po’ di calore. Ancora chiuso nel suo cellophane, stufo di essere scavalcato dalla mole di ascolti annuali, il disco dei Bahama Soul Club ha reclamato attenzione: pur se fuori tempo massimo, è opportuno spendere due parole su “Sundub Society”.
Mea culpa, mea maxima culpa: la formazione messa in piedi dal musicista tedesco Oliver Belz (già The Juju Orchestra) e ora residente in Portogallo (esattamente nella regione dell’Algarve) è decisamente al di sopra della media delle band dedite a una florida miscela di ritmi afro-cubani, funk, jazz, bossa nova, dub, soul e reggae, e l’ultimo album “Sundub Society” è un’eccitante conferma del talento dei musicisti coinvolti.
Le precedenti collaborazioni con Nouvelle Vague e Isabelle Antena mettono subito in chiaro l’approccio colto, elegante e poco convenzionale dei Bahama Soul Club. Alle indolenti ritmiche reggae e caraibiche i musicisti affiancano arrangiamenti eleganti che nel loro incedere jazz-soul richiamano il Ryuichi Sakamoto di album come “Sweet Revenge” o “Smoochy”, come nello swingante soul-lounge di “The Rooster Calls” e nell’intensa ballata “Porto De Abrigo”.
A farla da padrone sono comunque le pagine più solari e ballabili, come la splendida bossa nova in stile Thievery Corporation di “Surfing Zavial”, il trascinante dub-reggae di “Hangout” e il geniale mix di ska e funky della sensuale ed evocativa “Zambujeira” e della bizzarra “Rui’s Garage”, che non lesina una chiara citazione di “Sledgehammer” di Peter Gabriel.
Dedicato a troubadores, pirates and rebels ealla comunità di Algarve, dove la band ha trovato terreno fertile per questo nuovo album, “Sundub Society” è più di una piacevole oasi di spensieratezza e intelligente svago. Basta infatti ascoltare un brano come “Just Dancing” per comprendere la reale portata artistica del progetto: non solo il mix di dub, soul, reggae e jazz è di raffinata fattura, ma la prestazione vocale di Ally Garrido è intensa e vibrante al punto da evocare il fantasma di Amy Winehouse, un altro punto a favore dei Bahama Soul Club.
04/02/2024