Dopo cinque album di sognante folk-rock, la storia degli Arborea si è conclusa con la separazione di Buck e Shanti. Tra il 1996 e il 2020, il chitarrista del Maine ha pubblicato altri quattro lavori solisti, in gran parte registrati in Italia, dove si è trasferito dopo aver conosciuto la musicista bergamasca Adele H.
Finita la pandemia Buck è tornato a visitare il Maine, la sua terra natale, per completare le registrazioni degli ultimi brani del suo nuovo album, “Delights And Dangers Of Ambiguity (Improvisations 2017-2022)”, come tutti gli altri masterizzato da Harris Newman, l’ingegnere del suono della Constellation. Una raccolta di improvvisazioni registrate a partire dal mese di giugno del 2017, poco prima della nascita di suo figlio Francesco: da qui il nome della lunga, meravigliosa, traccia registrata in compagnia di Helena Espvall (ex-Espers), “Gemini Sun, Gemini Rising”, cuore pulsante dell’intero lavoro.
L’album si apre con i toni austeri del pianoforte dell’omonima "Delights And Dangers Of Ambiguity", una frase presa da una lezione di Leonard Bernstein (al quale l’intero disco è stato dedicato). Buck Curran si spinge oltre i confini di quello che avremmo immaginato fosse la sua comfort zone, per inoltrarsi tra armonie E melodie sorprendentemente non lontane dalla sua sensibilità.
Il passaggio alla seconda traccia, la già citata “Gemini Sun, Gemini Rising”, suona così ancora più efficace: i suoni languidi della chitarra di Curran risplendono profondamente seguendo l’eco del violoncello di Espvall. Come una “Maggot Brain” in slow motion, il brano sembra un rondò che, girando su se stesso, cerca di salire su una montagna incantata prima di scomparire nell’oscurità.
Senza soluzione di continuità l’elettricità si trasforma in sinusoidi più cupe e misteriose su “Mugen No Umi No Iro”, impreziosita dalle frasi di pianoforte architettate dal compositore giapponese Hiroya Miura. Che Buck Curran si sia interessato a suonare musiche di confine lo dimostra quasi in chiusura di scaletta il “Prelude In D Minor”, un acquarello gotico degno dei più mistici Dead Can Dance.
La versione digitale dell’album è arricchita da quattro versioni alternative di altrettanti brani presenti sull’Lp.
01/04/2023