Pascal Comelade, Ramon Prats, Lee Ranaldo

Velvet Serenade

2023 (Staubgold)
art rock, psych-rock

È possibile dire qualcosa di nuovo partendo da un repertorio musicale già ampiamente riletto in più di mezzo secolo? Si può ancora aggiungere qualcosa affrontando i brani dei Velvet Underground? La risposta positiva arriva con "Velvet Serenade", breve album pubblicato solo ora ma registrato dal vivo nell'aprile 2022 a Banyoles, in Catalogna. Titolari dell'impresa sono il franco-catalano Pascal Comelade, impegnato a pianoforte e piano giocattolo, l'americano Lee Ranaldo, chitarrista ben noto (ovviamente) dei Sonic Youth e il percussionista catalano Ramon Prats.
Il trio si è unito appositamente per accompagnare la presentazione di "Linger On: The Velvet Underground", libro del giornalista catalano Ignacio Julià, cui si deve l'idea di mettere insieme Comelade e Ranaldo per creare un contrasto sonoro e creativo simile a quello che poteva esserci tra le figure, i suoni e le esperienze di John Cale e Lou Reed. Comelade è "quello che suona strumenti giocattolo", Ranaldo "quello che fa rumore con le chitarre", due mondi apparentemente lontani ma che storicamente proprio nei Velvet trovavano già una loro sintesi tra melodia e rumore.

Comelade ha un talento naturale per tirare fuori la bellezza di una melodia portandola in luoghi insospettabili: che suoni strumenti giocattolo o no, nelle sue cover c'è sempre un grande gusto sonoro che rende preziosa ogni nota. Se Comelade valorizza le melodie, Ranaldo lavora sull'altro elemento che caratterizza i Velvet Underground: il suono. Il risultato è una musica che parte dal materiale della storica band newyorkese per dar vita a qualcosa di nuovo, una lunga session in cui i brani si fondono senza soluzione di continuità. Una cavalcata sonora prevalentemente strumentale (fa eccezione solo "Ocean") con un costante equilibrio tra carezza e abrasione, rumore e melodia, tra la dolcezza del piano giocattolo e di melodie come "All Tomorrow's Parties" e "Femme Fatale" e la tensione di feedback, distorsioni e derive noise della chitarra ("I'm Waiting For The Man", "Ocean"...), tra il ritmo del pianoforte e la sospensione tra dissonanza e armonia delle corde sfregate con l'archetto, che a volte più che note producono atmosfera.

Quando ad affrontare un repertorio storicamente importante come quello velvettiano sono artisti con una propria visione musicale e con solide basi sonore e creative, il risultato è tutt'altro che derivativo: i tre musicisti trattano il materiale originale come nel jazz si usano gli standard, dando ciascuno il proprio apporto creativo e proponendo una visione personale della musica dei Velvet Underground. La lezione della band newyorkese è ampiamente masticata e digerita dal trio, assimilata nel proprio linguaggio sonoro al punto che il prodotto finale, pur se basato su musiche altrui, è pienamente ascrivibile ai titolari del disco. Ed è talmente convincente che c'è da sperare che si rivedano per dare vita a qualcosa di nuovo.

04/06/2023

Tracklist

  1. All Tomorrow's Parties
  2. What Goes On
  3. I'm Waiting For The Man
  4. Lou's Blues
  5. Ocean
  6. Femme Fatale