Oggi, l'approdo su Flowing Downward significa un sound meno grezzo ma soprattutto una maggiore possibilità di raggiungere il pubblico appassionato, in particolare quello cresciuto con le produzioni blackgaze di marca transalpina (Alcest e Amesoeurs). Non a caso, Falaise è una parola francese scelta in onore di queste brillanti realtà musicali.
La copertina di "After All This Time" lascia subito immaginare degli scenari metropolitani filtrati attraverso lo sguardo del singolo individuo, perso e smarrito nella malinconia e nella solitudine urbana. Quando partono le note di "A Dream Of Relief", questo mood esonda in maniera travolgente, mettendo in luce una carica introspettiva di rara intensità.
Tra le composizioni più coinvolgenti, meritano una citazione l'ottima "Keeping You In My Memory" (armata di un crescendo davvero emozionante) e la più delicata "One Day", un brano in cui esce allo scoperto quel background di marca post-rock tipico di alcune band del settore.
Non c'è solo la Francia tra i riferimenti geo-musicali di Lorenzo Pompili e Matteo Guarnello, perché l'album attinge anche da entità più lontane, come ad esempio Violet Cold o Woods Of Desolation (l'influenza del progetto australiano si può toccare con mano soprattutto nei passaggi più ricercati, quando i Falaise trasportano la loro proposta ai confini della disillusione). È il caso di "Feeling Out Of Place", senza dubbio la perla contenuta nella seconda parte del disco.
Se, dunque, "After All This Time" non insegue l'originalità a tutti i costi, c'è da dire che si presenta come un full-length solido e ispirato: i Falaise sanno cambiare marcia senza forzare mai la loro natura, consegnandoci un ritorno degno di essere ricordato come una delle prime sorprese estreme di questo 2023.
(31/01/2023)