Lorenzo Cantini, in arte Gaube, giovane toscano trasferitosi a Bologna, giunge al traguardo del primo album, a un anno di distanza da "Confini", un Ep di tre tracce che ha rappresentato il suo esordio assoluto, e dal quale in questa pagina abbiamo ripreso una clip live del singolo "Motore". "Kulbars" è un lavoro pensato come si faceva una volta, con strutture libere, una sorta di prog condensato in formato canzone, dove i minutaggi restano molto contenuti ma all'interno di ogni singola traccia accadono molte cose, specie in "Confini" e nelle due sezioni in cui è suddivisa "Sangue". Canzoni a volte prive di ritornelli, con testi poetici e asciutti, e la voce ombrosa dell'autore ad affrontare temi sociali e contraddizioni del presente.
Ecco, oltre alla piena libertà musicale sbandierata da Gaube, a colpire è ancor più l'approccio militante, attivista, su argomenti di grande attualità, come quello dei migranti o dell'attivismo digitale. Un disco politico, tanto per intenderci, che non cerca mai ganci furbi, anzi, richiede costante dedizione, una versione cantautorale dei Verdena (associazione che deriva dalla modalità del cantato), oppure uno Jacopo Incani catapultato fra le braccia del Rino Gaetano più impegnato. Un songwriting che potrebbe richiamare gli anni Settanta italiani, ma attualizzato per mezzo dei synth che disegnano scenari glaciali (accade in special modo nei due brani posti ai due estremi dell'album, "Kulbars" e "La crepa, il declino") e attraverso una certa attitudine "rock", sottolineata dall'utilizzo delle chitarre, sia acustiche ("Verme") che elettriche ("Muro").
Se vi siete incuriositi e vi interessa conoscere il significato della parola "Kulbars", si tratta di un termine utilizzato per indicare i lavoratori che trasportano merci sulla propria schiena, anche illegalmente, attraverso i confini di Iran, Iraq, Siria e Turchia. Gaube, il nome del progetto, è invece il cognome della nonna di Lorenzo, di origini tedesche, un omaggio a una parte delle proprie origini familiari. Una personalità complessa e in via di definizione, quella di Cantini, che potrebbe riservare grandi soddisfazioni. Accanto a un altro giovane artista illuminato e decisamente singolare, quale è Lucio Corsi, potrebbe rappresentare un primo nucleo della prossima scena cantautorale di casa nostra, quella impegnata nel versante meno illuminato dalle luci dei riflettori.
(15/03/2023)