Gazebelle Gaburgably

Gaburger

2023 (Poop)
slacker-rock, shitgaze, pop-punk

Memestetica è il nome che ha scelto Valentina Tanni per raccontare, nell’omonimo libro, l’arte del nostro tempo, dove i precetti delle avanguardie storiche arrivano a noi allegramente distorti, in una chiave weird. Dice l’autrice, “da Marchel Duchamp a TikTok”, ed è una frase che potremmo estendere anche ad altri contesti online molto affollati ma forse un po’ meno mainstream quali Reddit, Discord, 4Chan. Internet è il vero contenitore dell’arte contemporanea e anche alcuni musicisti vivono della Rete, e non solo nella, com’è il caso di Gazebelle Gaburgably, della quale poco si conosce se non la sua, appunto, internet persona che spunta sui vari Bandcamp, Spotify, SoundCloud e simili.
Per descriversi su Spotify ha scritto semplicemente una serie di lettere e numeri a caso. Su Instagram pubblica foto (sue?) di una ragazza con i capelli lunghi e lo sguardo sonnolento, alternate a immagini coloratissime, gloriosamente fuori di testa, tra cui chitarre elettriche piene di adesivi di cuoricini e
smiley. Come spesso accade per la nicchia dell’internet-core, cioè di quei musicisti che sul web proliferano senza sostanzialmente avere una vita fuori dalla Rete, anche Gazebelle ha pubblicato già molta musica: sei album dal 2020, di cui l’ultimo è questo “Gaburger”, presentato da una psichedelica copertina a base di hamburger e lumache.

Introdotto da uno scherzetto chiptune, è un album pieno di chitarre distorte, come sottolineano il pop-punk esaltato e compresso di “Heads Up” o quello più malinconico di “Predictable Shame”, ma che non disdegna i synth e le armonie vocali vintage (“Slime”). A funzionare sono le molte melodie vocali, costruite in modo solo apparentemente sgangherato, come dimostra l’armonizzazione di “Inside Her” o l’oscuro alone gotico di “Believe”. Quando rinuncia un po’ all’elettricità, come in “Adam And Eve”, Gazebelle Gaburgably si dimostra credibile anche come interprete più pensosa e cantautorale. Una sfumatura hip-hop (“Reaper Weekend”), un’altalena grunge (“You’re Right”) e un numero electroclash (“Quarter Pounder”) conducono alla lunga “Birdbath”, una traccia di quasi otto minuti che dovrebbe concludere in grande e invece s’impantana in una lunga coda malinconica, peraltro malamente accoppiata con un superfluo pop-punk conclusivo (“It’s Over”).

Come i meme, la musica in scaletta si appropria di elementi diversi per riassemblarli e declinarli in modo inaspettato. A uno scheletro di rock alternativo novantiano si accostano fiammate noise-rock, spinte elettroniche, voci pesantemente filtrate e distorte, melodie sognanti e malinconiche, intimismi cantautorali e citazioni inaspettate. Rimbalzando tra Weezer e Beck, Cake e Dinosaur Jr., Blink182 e Wavves in modo imprevedibile, "Gaburger" suona irresistibilmente orecchiabile senza diventare troppo scontato, prestandosi ad ascolti ripetuti, anche integrali se si riesce a pazientare un po' sul finale, un po' prolisso, della scaletta.

07/09/2023

Tracklist

  1. Bruh
  2. Heads Up
  3. Slime
  4. Predictable Shame
  5. Inside Her
  6. Believe
  7. Adam and Eve
  8. Reaper Weekend
  9. Unfathomable Pain
  10. You're Right
  11. Quarter Pounder
  12. Birdbath
  13. It's Over

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