Hermann Nitsch

Das Orgien Mysterien Theater

2023 (Trost)
massimalismo, avantgarde, azionismo

Prosegue, ad opera della Trost Records, l'encomiabile riproposizione delle opere di Hermann Nitsch. Dopo "Weinviertel Sinfonie", "Albertina Quartett" e varie altre composizioni, si giunge all'apoteosi della carriera del compositore azionista viennese. "Das Orgien Mysterien Theater" (Teatro delle orge e dei misteri) è il vertice della sua arte totale, il culmine dell'orrore e dell'estasi. Parliamo probabilmente dell'installazione sound-art più importante di tutto il 900, opera rivoluzionaria che ha trovato nel sangue l'emblema della natura intesa come Madre, sangue come genesi di ogni cosa, il punto in comune al tutto, il minimo comune denominatore di vita (e morte), ciò che accomuna ogni essere vivente.
L'utilizzo del sangue nelle installazioni di Nitsch rappresenta quindi, al di là di ogni preclusione moralista, un punto assoluto di contatto del nostro io più profondo con le sue origini, con la natura generatrice, con il mistero dell'esistenza. Verità ancestrali che si sono allontanate sempre più dai nostri pensieri a causa dei condizionamenti religiosi e moralistici che la società e la tradizione ci impongono sin dalla più tenera età.

Proposta per la prima volta nel 1971 nel castello di Prinzendorf, l'installazione "Das Orgien Mysterien Theater", della durata di sei giorni, è stata poi riproposta varie volte, l'ultima delle quali nel 1998. La musica non può che ricalcare il massimalismo quasi dogmatico di Nitsch, l'enfasi assoluta che si ottiene nell'ascolto del puro suono, rispettando quella che è una delle regole basilari del minimalismo, cioè la ricerca dell'estasi del suono.
Le due mastodontiche composizioni, cinquantaquattro e cinquantuno minuti rispettivamente, esaltano la ricerca dei muri sonori realizzati con un ampio numero di strumenti, dagli archi agli ottoni, che creano un collegamento con l'enfasi estatica del Nibelungo di Richard Wagner e con quella sensazione di genesi dell'umanità del Zarathustra di Richard Strauss.

In particolare "Day 1, Morning" rappresenta la composizione più prossima a un'idea di musica classica (come in effetti ormai può definirsi), con le trombe a emergere solenni da un substrato possente di archi, ma legata a una febbrile idea di un rinnovamento, di una rivoluzione culturale che ancora oggi non è possibile comprendere in pieno.

06/06/2023

Tracklist

  1. Day 1, Morning
  2. Day 1, Finale


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