Jarboe

Quella di Jarboe è una delle avventure musicali più longeve ed entusiasmanti, ma allo stesso tempo più misconosciuta, che a memoria si ricordi. Prima gli album con gli Swans, poi una lunghissima carriera solista e le collaborazioni con i Neurosis, hanno reso questi oltre 40 anni di (in)successi uno scrigno pieno di tesori nascosti.

"Procession" è uno dei lavori più minimali e notturni della musicista di New Orleans, incentrato quasi interamente sul pianoforte, su registrazioni lo-fi da immaginare come intime riflessioni sulla propria esistenza. La voce, da sempre lo strumento principale di Jarboe, scompare quasi del tutto, divenendo sussurro appena accennato per far spazio a pure atmosfere solo apparentemente quiete, ma in realtà inquietanti come i pensieri di una notte insonne.

In un brano come "Be Somewhere", Jarboe comunica senza dire una sola parola, con semplici vocalizzi e brevi note di piano, quasi una sonata classica con l'aggiunta di registrazioni ambientali, che disegnano soundscape eterei. Ma è ovviamente solo un momento che viene subito superato per cadere nelle due note ripetute di "Emerging From Mist", che ci catapulta nei mondi oscuri di Julee Cruise. "Letting Go" ha il fascino di una registrazione lo-fi hauntologica che rievoca musica antica, ricordi d'infanzia quasi cancellati dalla memoria come se si trattasse di un disco di Caretaker.

Questo mood ci accompagna sino alla conclusione con i sette minuti di "Will You Give Your Heart", finale ipnotico tra piano e darkwave, con un canto che ripete ossessivamente il titolo, come un mantra macabro.

23/03/2023