Kim Petras - Feed The Beast

2023 (Republic)
dance-pop, electropop

Ed ecco per voi un bel saggio di streamingcore estivo, creato su misura per il Pride Month appena conclusosi (su cosa sia lo streamingcore si rimanda a questa recensione). D'altronde, la fetta di mercato è ben più grande di quanto si possa pensare, non c'è dovizia di musicisti queer che si spingano oltre la propria nicchia di riferimento, tanto vale che chi ha agguantato una certa notorietà cerchi di mantenerla il più a lungo possibile. Certo, per arrivare a questa notorietà Kim Petras le ha provate veramente tutte: una serie di singoli con le copertine al neon (tuttora il suo momento più brillante e personale), un primo album semi-ignorato, un mixtape di brani horror-synth a tema Halloween, un nuovo disco poi totalmente cassato perché leakato in Rete, per finire pure un Ep di dementi motivetti porno-pop. Direzione? Nemmeno l'ombra. Disperazione? Tanta. Ci è voluto il featuring in “Unholy” di Sam Smith perché il nome della popstar circolasse al di fuori dei circuiti LGBTQ di elezione e raggiungesse le platee che aveva sempre sognato. Etichettato come il suo primo album ufficiale, “Feed The Beast” vorrebbe essere il tentativo di consolidamento di tale inatteso colpo di fortuna, l'occasione perché la voce di Petras trovi lo spazio che merita. Obiettivo raggiunto? Spiace constatare che siamo di nuovo punto e a capo.

In quaranta minuti di album, tutti i difetti riscontrati nella gestione della carriera di Petras vengono compattati e amplificati all'ennesima potenza, un concentrato di errori a cui basta quel pizzico di comburente per detonare. E detona, eccome se lo fa: se in precedenza si lamentava la totale assenza di baricentro creativo, la bestia da saziare amplifica un simile vuoto saltabeccando qua e là senza alcun criterio, nel tentativo di piazzarsi nel maggior numero di playlist possibile. Si vuole il pezzo spiritoso con cui ciondolare in spiaggia? “Coconuts”, vero e proprio gay-meme, viene in nostro soccorso, con la sua spumeggiante aura funky e un ritornello d'alta ingegneria per fare piazza pulita di ogni resistenza. Si cercano momenti più espliciti? “Sex Talk” e “Hit It From The Back” fanno al caso, per quanto prive da un lato dell'abrasività di “Slut Pop” e dall'altro di un comparto produttivo che vada oltre l'etichetta generica di “hyperpop per le masse”.
E non finisce di certo qui. Pronta a saltare sul trend di barbara karaoke-izzazione di classici della scena eurodance, “Alone” recupera “Better Off Alone” (nemmeno lo sforzo di modificare il titolo) di Alice Deejay e ci piazza una fiacca comparsata di Nicki Minaj, vera maestra di recente in simili ordalie. Alla volta di un simil-plagio di Ava Max nelle fattezze di “King Of Hearts” (si veda il trattamento della linea vocale) la voglia di chiudere baracca e burattini si fa impellente.

E dire che una traiettoria French-touch, riscontrabile nelle filigrane di “Uhoh” (il trattamento del beat in fascia Stardust) e “Revelations” (come una Agnes opportunamente irrobustita e elettrizzata) avrebbe potuto essere un percorso interessante da seguire. Magari con una “Future Starts Now” criminosamente esclusa dalla scaletta, si sarebbe potuto costruire un nucleo su cui elaborare un disco più solido e coerente.
Complice anche il numero abnorme di gente chiamata a lavorarci (il controverso Dr. Luke ancora nel ruolo di padrino), l'album non prende mai una decisione che sia una, in compenso tenta senza successo ogni carta a disposizione. Anche a non aspettarsi un prodotto rivoluzionario, sperperare risorse per insipide collaborazioni in aria di hip-hop (“Bait”, in compagnia di Banks) o articolazioni synthwave in sedicesimo (“Minute”) la dice lunga su come la ricerca di un minimo comun denominatore, stilistico e quantitativo, non sia mai stata messa in campo.

 

I tempi sono fluidissimi e in un'epoca che si affida agli algoritmi di TikTok per scoprire i nuovi successi non si sa mai quale potrà essere la fortuna di Kim Petras in futuro. Certo è che il poker d'assi calato con “Unholy” con “Feed The Beast” è stato totalmente sprecato.

03/07/2023

Tracklist

  1. Feed The Beast
  2. Alone (ft. Nicki Minaj)
  3. King Of Hearts
  4. Thousand Pieces
  5. Uhoh
  6. Revelations
  7. Bait (ft. Banks)
  8. Sex Talk
  9. Hit It From The Back
  10. Claws
  11. Minute
  12. Coconuts
  13. Castle In The Sky
  14. Brrr
  15. Unholy (ft. Sam Smith) (bonus track)


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