Laura Cox

Head Above Water

2023 (Verycords)
blues-rock

Finita sotto le luci della ribalta grazie a YouTube nell’ormai lontano 2008, Laura Cox appartiene alla nuova generazione di artiste come Samantha Fish e le blues sisters Larkin Poe, che hanno scelto di imbracciare una chitarra e inseguire l’impervia strada tra blues e rock. Nella sua seconda opera “Head Above Water”, terza se si conta anche l’esordio sul mercato francese con il progetto Laura Cox Band, la musicista anglo-francese chiama in causa praticamente tutti i capisaldi dell’hard-rock, a influenza preponderante blues, dei Sixties e dei Seventies, ma con una veste attuale. Quest’ultimo dettaglio, unitamente al non apparire troppo “caricaturali”, è quello che riesce a fare la differenza quando si sceglie di trattare generi simili.

Gli orecchiabili giri di chitarra hard-blues dell’apripista “Head Above Water” scivolano tra un pizzico di Ac/Dc e una dose di Stones, per poi spingere ulteriormente sul messaggio di libertà e ribellione con la grinta di “So Long”, e sui riff e sui fraseggi di “One Big Mess”, che corrono velocissimi in direzione Deep Purple. Tastiere e chitarra duettano sotto i cori armonici del ritornello di “Set Me Free”, tra echi dei Free e dei Lynyrd Skynyrd, cedendo il passo al mood southern rock di “Old Soul”, la cui aura rimanda alla Allman Brothers Band.
Tira fuori di nuovo le unghie “Wiser”, che guarda a Rory Gallagher, ma senza compiere grosse evoluzioni rispetto ai brani d’apertura, cambiando immediatamente direzione con il banjo protagonista delle atmosfere country della leggera “Before We Get Burned”, che si agganciano parzialmente alla sottile e riflessiva “Seaside”. Quest’ultima avrebbe potuto rappresentare un'adatta e valida chiusura per l’opera, conferendole un risultato equilibrato e sufficiente: appaiono perciò superflue “Fever”, che gioca nuovamente sul crescendo in velocità, e la seguente “Swing It Out”, poiché entrambe allungano il brodo più del dovuto, lasciando alla scarna “Glassy Days” il compito di concludere l’album.

“Head Above Water” scorre via senza particolari intoppi, salvo un finale tirato un po’ troppo per le lunghe, e sebbene non sia neanche lontanamente l’invenzione del secolo, risulta credibile e abbastanza piacevole, soprattutto in alcuni passaggi nella prima parte. Ma la ex-ragazza prodigio delle cover sul Tubo (digitale, e non catodico) potrebbe dare infinitamente di più, sia in termini di liriche sia di originalità di suono.

01/04/2023

Tracklist

  1. Head Above Water
  2. So Long
  3. One Big Mess
  4. Set Me Free
  5. Old Soul
  6. Wiser
  7. Before We Get Burned
  8. Seaside
  9. Fever
  10. Swing It Out
  11. Glassy Days




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