Massimo Pericolo

Le cose cambiano

2023 (Epic/Sony)
pop-rap, pop-trap

Massimo Pericolo non balla, non canta
Non spaccia, non scamma, non è una trapstar
Massimo Pericolo non è una banca
Non mangia e non sgancia se l'album non spacca

L’impatto con il terzo album di Massimo Pericolo è frontale, una dichiarazione iniziale per distinguersi da tutti gli altri con la sfrontatezza di un nuovo Fabri Fibra. È il presupposto di un album diverso nel sound, più cupo e meno aggressivo, ammorbidito nei beat e piegato a ritornelli melodici del pop. “Le cose cambiano” è un titolo che funge quasi da excusatio non petita, per anticipare un disco più intimo e accessibile.

La perdita di una persona cara in “Diluvio” e la mancanza di affetto centrale in “Moneylove”, con un canto un po' Blanco, suggeriscono comunque un’apertura pop che “Straniero” esplicita con un beat stereotipato animato da un arpeggio di chitarra: è un racconto a due voci, con Tedua, che dista anni luce dalla conflittualità degli esordi e si adagia su una più banale storia di se stessi. C’è più ottimismo, come nella techno popolare di “Totoro 2”, con lampi di disperata euforia, o il ritrito pop-rap da discoteca di “Come aria”, degno del più ruffiano Ghali, ma rimane centrale anche il conflitto con l’autorità e la società, non a caso tra gli ospiti compaiono Niko Pandetta, Speranza e Baby Gang, peccato che nessuno di questi ultimi brani trasmetta la bruciante urgenza di un tempo.
Il problema non è l’apertura al pop e neanche l’alternarsi di brani più smussati con altri che conservano qualche spigolo, ma il fatto che poco o nulla di quello che viene raccontato sia nuovo per la scena. Nel suo scorrere, poi, l’album diventa incoerente e sfilacciato, privo di una direzione unitaria, che accoglie ovvietà trap-pop e variazioni fuori contesto, come l'elettronica atmosferica di "Povero stronzo".
Il miglior racconto è quello di “17 anni”, totalmente parlato ed efficace perché senza filtri, triviale e nostalgico, e non è esattamente un Pulitzer.

La lunghezza della scaletta non aiuta, soprattutto se serve a dare spazio a brani dimenticabili prima dell'outro. Pur nella cornice definita dall'introduzione e della conclusiva "Non parlarmi", e pur considerando il titolo dell'album, "Le cose cambiano" appare confuso e incoerente, debole nei momenti più pop e spesso scontato o poco ispirato altrove. I guizzi ci sono, perché Massimo Pericolo è talentuoso come pochi altri nella scena italiana e il team di produttori include anche fuoriclasse come Crookers, ma tutto ciò non basta a tenere in piedi l'album, assai meno consigliato del precedente "Solo tutto".

09/12/2023

Tracklist

  1. Massimo Pericolo (Intro)
  2. Diluvio
  3. Moneylove feat. Emis Killa
  4. Straniero feat. Tedua
  5. Totoro 2
  6. Ciao Frate feat. Niko Pandetta
  7. Fils De Pute feat. Speranza & Barracano
  8. Senza di Me feat. Baby Gang
  9. Come Aria
  10. Le Cose Cambiano (Lcc)
  11. 17 Anni (Skit)
  12. Di Persona feat. Guè
  13. Povero Stronzo
  14. Insieme
  15. Ancora Qua
  16. Non Parlarmi (Outro)


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