Dopo il grande apprezzamento suscitato all'interno del circuito indipendente dai due album "Moot!" (2021) e "Paste" (2022), i Raime (vale a dire Joe Andrews e Tom Halstead) insieme alla batterista Valentina Magaletti proseguono il processo di consolidamento del progetto Moin, fautori di un avant-(post-)rock dall'approccio decisamente sperimentale. "Clocked Off" è un agile Ep di quattro tracce, risultato di improvvisazioni free form molto poco lineari, probabilmente rimaste nei cassetti dopo le session di registrazione che condussero all'album pubblicato lo scorso anno.
La ritmica tribale che avanza a Bpm frastornanti, il basso pulsante, lo spoken word stridente e le incursioni rumoristiche comprese nell'iniziale "Pockets" delineano subito lo spirito avventuroso del lavoro, mentre nella successiva "No Neck" sono le chitarre a risultare protagoniste, tratteggiando un'atmosfera a cavallo fra post-punk e post-hadcore. In "I Can I Can't" (dove compare il featuring del percussionista Fritz Welch) parti vocali declamate si srotolano su una base minimal dai vaghi influssi jazzy, che si pone in scia ai Karate di Geoff Farina. È il frangente più intrigante di "Clocked Off".
La conclusiva "Will I Have Enough Grapes" si mantiene su binari più descrittivi, spostandosi lateralmente verso certo post-rock, al quale sul finale si aggiungono le distorsioni applicate sul drumming di Valentina e poche frasi strillate come invettive. Tutto assolutamente stimolante e poco allineato, come il trio ci ha ormai abituati. Stavolta si tratta giusto di bozzetti e prove tecniche di trasmissione, appena rifiniti in studio, ma c'è un chiaro fil rouge che collega questo materiale alle prove precedenti, lanciando allo stesso tempo un segnale circa le prossime mosse dei Moin.
27/07/2023