È ormai da qualche anno che gli Australiani Parcels hanno fatto di Berlino la loro città. Ci vivono ormai in pianta stabile, hanno fatto tanti amici e non è cosa rara incontrarli per le varie venue della città, o addirittura in qualche pubbetto di Schoeneberg. A questo punto la capitale tedesca, con il suo Dna impregnato di club culture, non poteva non esercitare un forte ascendente sulla loro musica.
E così, già nel tour trionfale che ha seguito la release del bellissimo “Day/Night”, il quintetto nu-disco della Byron Bay ha iniziato ad alzare il volume dei battiti, diradare le parti cantate e lasciarsi andare in lunghe cavalcate dance, spesso e volentieri anche all’insegna della jam session.
Quando però queste lunghe parti strumentali hanno preso il sopravvento sul resto, specie al cospetto di platee ampie, il risultato ha cominciato a dividere il pubblico. Se buona parte di quest'ultimo si faceva rapire dalle tumultuose jam a base di chitarrine funk, accenti disco e raffinati strati elettronici degni del French touch (non dimentichiamo che i Parcels sono stati “battezzati” da una produzione dei Daft Punk), un’altra soffriva la diminuzione dei ritornelli da cantare a squarciagola e di canzoni più compiute.
“Live Vol. 2”, sequel del più ordinario (presto capirete perché) “Live Vol. 1” del 2020, nasce quindi con un esperimento. Stanchi di dover scendere a giusti compromessi con il pubblico, pur comprensibili e compresi dagli stessi, i Parcels hanno affittato il piccolo club parigino Le Palace e vi hanno suonato sotto mentite spoglie di fronte a una folla ignara.
In quasi due ore di musica, le varie “Iknowhowifeel”, “Lightenup”, “Gamesofluck” e “Lightenup”, veri e propri classici per chi segue la band dagli inizi e la scena nu disco, vengono ridotte a brandelli. I loro ritornelli sono ripetuti una, massimo due volte all’interno di treni dance che contano sul basso pulsante di Noah Hill e sulla batteria precisissima di Anatole Serrett, in arte Toto, come inestinguibile propellente. Anche le tastiere luccicanti di Patrick Harringotn e Louie Swain appaiono più sbrigliate del solito, come quando decollano vero l’iperuranio volatile degli Air in “Reflex”.
Certo, su disco un lavoro di rivoluzione dei brani imponente come quello operato dai Parcels in “Live Vol. 2” non funziona e non può funzionare come quello svolto di fronte ai fortunati presenti al Le Palace. Riesce comunque a ipnotizzare per lunghi tratti e solletica le fantasie sul futuro discografico di una band che sembra davvero sul punto di una svolta radicale.
19/10/2023