The Handsome Family

Ciò che rende diversa la musica degli Handsome Family, o comunque più interessante rispetto ad altri progetti simili e fin troppo legati alla tradizione, è quello squarcio inquietante, sinistro. Quel momento “oltre”. Nella splendida traccia iniziale di "Hollow", undicesimo album in studio della band di Chicago, Brett Sparks invoca dal mondo dei sogni “Joseph”, una presenza evocata dalla sua compagna di musica e di vita Rennie: "Una notte, verso le 4 del mattino, Rennie ha iniziato a urlare nel sonno. Ha gridato: 'Vieni nel cerchio Joseph! Non c'è la luna stasera.' Per quanto fosse spaventoso, ho pensato, amico, è un bel ritornello!”

Superati i momenti oscuri e notturni, il portico viene illuminato dal pallido sole del mattino e poco alla volta la giornata inizia. Ma non è una routine come le altre: sono giornate segnate dalla pandemia, dal Covid-19. Canzone dopo canzone, tenendo lontane quelle strade macchiate di sangue su cui si è imbattuta la celebre serie televisiva "True Detective", con il nuovo “Hollow” - a sette anni da “Unseen” - il duo country presenta i frutti delle session tenute durante il lockdown.

A risultati più in linea con la produzione precedente (l’Americana di "Invisible Man") e placidi momenti soft (la ballata al piano "Mothballs") si affianca la leggerezza di una "The King Of Everything", di una "The Oldest Water", senza tralasciare "To the Oaks", screziata dalle corde elettriche e quel suo movimento trascinante, quasi come se The Handsome Family si fossero messi in testa di fare un pezzo di successo. Stavolta di proposito.

20/09/2023