L’interesse di vari musicisti verso le sempre più gravi problematiche ambientali è un fatto positivo, in particolare quando avviene con sincerità, senza secondi fini. E’ questo certamente il caso di William Ryan Fritch, da sempre interessato all'argomento, autore tra l'altro della colonna sonora di “Artifishal”, documentario sulle condizioni disastrose degli allevamenti intensivi dei salmoni.
Con “Polarity”, il musicista di stanza in California inizia una nuova fase della carriera, aprendo una trilogia dedicata all'ambiente - come si evince dalla cover - con particolare attenzione allo scioglimento dei ghiacciai, al riscaldamento globale e alle odierne e future crisi idriche. Fritch cerca di aumentare l'interesse sull'argomento tramite l'elettronica pura, tralasciando precedenti esperienze modern classical, avvicinandosi in particolare a musicisti come Loscil, cercando di creare le atmosfere ora apocalittiche, ora cupe e grandiose che possono fare da colonna sonora a un documentario inesistente, da immaginare ognuno nella propria mente.
Dagli scenari oscuri e potenti di “Blistering Wind” al dub ossessivo di “Excavate”, dove i suoni ricalcano il titolo del brano, fino alle imponenti sonorità di “Storm” e di “Musk Ox”, Fritch riesce a rendere percepibile il possibile futuro del nostro pianeta. “A World Of Promise And Inaction” apre il disco con ritmi elettronici incalzanti vicini ai Tangerine Dream di “Phaedra” per poi rapidamente rallentare con brevi note acustiche, sottolineando la deprimente disillusione verso le vere intenzioni che si nascondono dietro i bei discorsi dei potenti del mondo.
Il cinquanta per cento dei proventi di “Polarity” verrà donato a comunità in difficoltà a causa dell'emergenza idrica e climatica, per sempre.
(30/01/2023)