Alex Izenberg

Alex Izenberg & The Exiles

2024 (Weird World /Domino)
chamber-folk, alt-songwriter

Questa volta non avete alcuna scusa. Continuare a ignorare Alex Izenberg non è più possibile, soprattutto ora che il musicista di Los Angeles affronta la prova più ardua della propria carriera assoldando una band, The Exiles, nonché sfidando il sonnacchioso mondo della promozione discografica attraverso una sfida alquanto insidiosa, ovvero mettere sullo stesso piano le influenze dei King Crimson e dei Fleet Foxes, con le riflessioni filosofiche carpite ad Alan Watts a supporto.

Il bollente insieme di pulsioni sonore così dissimili è in verità un piccolo trionfo. Al chamber-pop dei precedenti album è subentrata una struttura più solida, anche quando la melodia prende il sopravvento, il musicista californiano introduce riff chitarristici e soluzioni strumentali elaborate ("An Obscured Odyssey").
È evidente già dai primi vagiti di "The Gospel Of Exiles" che, pur non rinunciando a una concretezza tipicamente pop, Alex Izenberg sia pronto a varcare i confini conciliando groove folk-rock con tracce di psichedelia, ma è in "The Wraith Behind Your Eyes" che il gioco di contrasti tra ruvidezza quasi punk e radiosità in chiave jangle-pop raggiunge l'apoteosi, con un capolavoro di fluidità strumentale, lirica e ritmica che lascia il segno.

Anche quando riaffiorano le già dichiarate affinità con Randy Newman, lo stile è sempre beffardo e tagliente ("Drinking The Dusk Away") e in più di un'occasione il richiamo a un altro grande visionario come Richard Swift è quasi d'obbligo ("Dreams Of Deja-Vu").
Con ineffabile candore Alex Izenberg si tuffa nelle maglie del pop-kitsch dei tardi anni 70 ("Pareidolia"), non risparmia svenevolezze pop-jazz da sottofondo ("Threaded Dances"), senza però rinunciare alle allettanti premesse ostentate nella cartella stampa, omaggiando la pregevole magia di un album come "Crack Up" dei Fleet Foxes nella bella e finemente arrangiata "Only The Moon Knows" (non a caso, a missare l'album è stato chiamato Phil Ek, responsabile del mix dell'album appena citato).

Il primo album di Alex Izenberg con una band al seguito è un successo artistico, un variegato e originale esemplare di cantautorato pop-rock fuori dagli schemi in cui brio - "United States (Of Mind)" - e dolcezza ("As The Dawn Serenades The Dark") restano in gradevole equilibrio e i richiami al passato non hanno la vacuità della semplice nostalgia.

01/10/2024

Tracklist

  1. The Gospel Of Exiles
  2. An Obscured Odyssey
  3. The Wraith Behind Our Eyes
  4. Drinking The Dusk Away
  5. Dreams Of Déjà Vu
  6. Threaded Dances
  7. Only The Moon Knows
  8. Pareidolia
  9. United States (Of Mind)
  10. Apophenia
  11. As The Dawn Serenades The Dark




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