È un esordio che profuma di vulnerabilità e voglia di riscatto, "Multitudes". La giovane cantautrice Alisa Amador, dopo la vittoria del Tiny Desk Contest organizzato dall'organizzazione no-profit delle radio indipendenti americane (Npr), si è dovuta confrontare con la depressione e la scelta di voler abbandonare la carriera di musicista. Mentre la stampa ne esaltava le qualità vocali, paragonandola a Norah Jones, Alisa Amador affrontava la sindrome del burnout. La soluzione al problema, per fortuna, era racchiusa proprio nella voglia di volersi esprimere attraverso la musica, e tra ingenuità e una piacevole sensibilità pop, è nato alfine questo esordio.
Divise tra lingua inglese e spagnola, le canzoni di "Multitudes" provano a mettere in ordine le radici culturali e musicali dell'artista, il cui punto di forza resta la voce. Madre di Porto Rico, padre del New Mexico, nata a Boston, Alisa si destreggia con sufficiente sensibilità.
Il primo brano dell'album, "Extraño", affonda subito nelle radici multietniche con un pregevole tocco chitarristico e una melodia gradevolmente malinconica e romantica: ospiti d'eccezione Gaby Moreno e Madison Cunningham.
La schietta confessione della lotta alla depressione nella delicata e oscura ballata "Woke Up Today", il pregevole latin-folk di "Heartless Author" (ancora una volta con Madison Cunningham), la cristallina e struggente bellezza di "Milonga Accidental" e l'intensa "Still Life" sono gli episodi più riusciti dell'album.
Il resto del repertorio scivola nell'ordinario e a volte nel superfluo ("Quedar", "Love Hate Song"), alcuni episodi scorrono senza disturbare, ma anche senza catturare l'attenzione ("Pasajeras", "I Need To Believe").
Manca, in fondo, quella magia che riesca a sottolineare il talento dell'artista. "Multitudes" resta una buona palestra dove esibire le proprie doti vocali, ma per emergere nell'affollato mondo della musica pop c'è bisogno di coraggio, tenacia e un briciolo di fortuna. Sarà il tempo a dirci se Alisa Amador è destinata a un futuro brillante o a eclissarsi come l'ennesima meteora.
30/09/2024