L’arpa celtica non è solo uno strumento ma anche un concentrato di tecnica, storia e letteratura. Il suo suono, agile e limpido, è sinonimo di musica e danza popolare, un fascino appena scalfito da una deriva new age che l'ha relegata a strumento di abbellimento e sottofondo.
Per il musicista tedesco Andy Aquarius l’arpa celtica è sinonimo di poteri antichi, di storie e miti che hanno una forte identità spirituale. Il suo approccio è quello di un esploratore in cerca di tracce del passato sul quale costruire un’identità contemporanea. “Golla Gorroppu” è il risultato di un lungo periodo di meditazione che il musicista ha trascorso nella gola di Gorropu, uno dei canyon più profondi d’Europa, una gola lunga più di un metro e mezzo, nonché una delle mete turistiche più gettonate della Sardegna, un luogo naturale dove predomina una selvaggia e naturale bellezza.
Con pochi accordi che riecheggiano e si espandono, melodie ipnotiche che inducono a un mistico rilassamento emotivo, e una sapiente contaminazione di musica contemporanea, Andy Aquarius ridona dignità a una tradizione folk celtica, nutrendone l’estatica magia con flebili accenni di sintetizzatori e un set di ospiti che offre a “Golla Gorroppu” un’identità decisamente singolare.
Ferdinand Kavall (chitarra ad arco, dulcimer a percussione), Josephine Pia Wild (cori), Raoul Vignal (chitarra) e Semeli Sophia Kostourou (violoncello) scortano il musicista tedesco in quest’elegante e meditativo viaggio sonoro, la cui intensità è abilmente racchiusa dei tre minuti scarsi di “Jagten”. Le quattro lunghe composizioni che completano il progetto sono ricche di sfumature vivaci e cristalline, la grazia del brano che ha anticipato l’uscita dell’album “Waters Above, Waters Below” intercetta la poetica di Robin Williamson e Nick Drake, in egual modo le pastorali e scarne atmosfere di “Gorroppu” rimandano agli intarsi sonori di Benoit Pioulard, consolidandone quel fascino antico e moderno che lo contraddistingue da opere affini.
01/11/2024