L’intruglio psichedelico multiforme dei Bananagun continua a divertire e sorprendere, con una freschezza e un’ispirazione a briglie sciolte che permettono alla formazione australiana di confermare tutte le potenzialità e qualità espresse nel folgorante esordio “The True Story Of Bananagun”.
Il nuovo progetto discografico, “Why Is The Colour Of The Sky?”, scorre con la quella fluidità che era pane quotidiano delle band di rock e pop psichedelico degli anni 70. Il quintetto capitanato da Nick Van Bakel si destreggia con inventiva e abilità tecnica, trasformando le dieci tracce dell’album in altrettanto gustose jam-session dove jazz, progressive-rock ed esotismi folk-pop danno vita a groove incendiari, sui quali la band esprime vigore e delirio (“Feeding The Moon”).
A essere sacrificata è un po’ la struttura più definita dell’esordio, ma lo splendido pop-surf-psych-soul di “With The Night” e la sinottica jam folk-rock psichedelica di “Gift Of The Open Hand“ sono due autentiche perle, perfettamente incastonate in un disco intelligentemente svogliato (“Brave Child Of A New World”).
Il secondo disco dei Bananagun regala momenti di pura estasi lisergica, con episodi che sembrano uscire da uno di quei vecchi album anni 70 che i collezionisti si contendono al suono di centinaia di bigliettoni, come le divagazioni folk e psych con flauto al comando di “Hippopotamusic”.
Più “Nuggets” che “OS Mutantes”, il nuovo assetto di Bananagun indugia con gusto e brio nelle velleità folk-jazz (“Wonder Part I” e “Wonder Part II”), accenna flash sperimentali (“Free Energy”) e confonde i Love con i Santana e i Beatles (“Those Who Came Before”), lasciando in eredità un’altra chicca garage-fuzz-psych destinata a rendere incandescenti le esibizioni live (“Children Of The Man”).
Al netto di qualche indugio sul lato più strettamente compositivo, “Why Is The Colour Of The Sky?” è una gustosa e fluente conferma della band australiana. Energico e fresco quanto basta per non farsi accantonare dopo pochi ascolti: di questi tempi, un evento quasi unico e raro.
18/01/2025