Natasha Khan, in arte Bat For Lashes, non ci aveva mai fatto aspettare così tanto per un disco. L'abbiamo ascoltata infatti per l'ultima volta nel 2019, quando "Lost Girls" tornava a proiettare la sua musica verso una forma canzone più rotonda e compiuta e sonorità programmaticamente rivolte agli anni 80. Una direzione che questo "The Dream Of Delphi" sembra rifiutare completamente, assorto in una spirituale (quasi) assenza di battiti e girato completamente verso il mondo interiore dell'artista di discendenze anglo-pakistane. E non potrebbe essere altrimenti, perché Nat non è più quella di un tempo, come ha ribadito lei stessa in diverse interviste precedenti al lancio di questo sesto disco. Avvenuta in California nel 2020, la nascita della figlioletta Delphi (da cui il titolo del disco) ha cambiato tutto per la Khan, che ha abbracciato la maternità così visceralmente da viverla come una sorta di rinascita sotto nuove spoglie - quelle, per l'appunto, di madre.
"The Dream Of Delphi" è a tutti gli effetti un sogno disegnato da Bat For Lashes: un sogno della figlia, un sogno per la figlia. Lallazioni, ritmiche dilatate, lamenti di archi, scorci pastorali sono gli elementi fondanti del suo disco più astratto in assoluto.
Comunque distante anni luce dalle canzoni pop di fabbrica BFL cui siamo abituati, con il suo insistente arpeggio di sintetizzatore e la ritmica schioccante che squarcia il brano a metà come una sorta di sole sintetico, la traccia d'apertura (e che intitola il disco) è infatti un oggetto tanto pregiato quanto ingannevole. Dovremo infatti aspettare ben quattro brani per incontrare la prossima (e unica altra) canzone, il coinvolgente singolo ("Home").
Nel mezzo e dopo dilatazioni d'ogni sorta ("Christmas Day"), romantiche fughe al pianoforte verso un coinvolgente finale etereo (la meravigliosa "At Your Feet"), sortite sintetiche dagli aromi orientali inclinate verso la new age ("Breaking Up", "Delphi Dancing").
Anche quando le parole sono poche e del tutto assenti, i titoli delle canzoni suggeriscono una sorta di diario emotivo dei giorni della gravidanza e dei primi anni di vita della piccola Delphi ("The Midwives Has Left", "Her First Morning").
È un disco diverso da qualsiasi cosa Bat For Lashes ci abbia fatto ascoltare finora, "The Dream Of Delphi". E non potrebbe essere altrimenti. "It's about what happens when you're stretched physically, mentally, even vaginally! ("Riguarda quello che succede quando sei dilatate fisicamente, mentalmente e addirittura vaginalmente"), ha detto la chanteuse a Rolling Stone. Dilatato, rarefatto, riflessivo, sono infatti i primi aggettivi che vengono in mente per raccontarlo. Nonostante la sua natura gassosa, è però un disco dal sicuro impatto, che forse non abbaglia come vorrebbe in ogni suo momento e, come tutte le opere fortemente legate a un momento preciso della vita di un'artista, potrebbe faticare a farsi ricordare con il passare del tempo.
03/06/2024