Bullion - Affection

2024 (Ghostly International)
electro, alt-pop

Che Nathan Jenkins si affidi all'ingannevole fascino confidenziale della melodia e alla sensualità della dance music è ben noto. I retroscena creativi sono invece più complessi e intriganti di quanto sembra. Il nuovo album a nome Bullion, "Affection", non solo conferma quanto già stimato nel precedente capitolo discografico (l'Ep "We Had A Good Time"), ma ne amplia la versatilità e la vulnerabilità stilistica con esiti sorprendenti.

Il musicista ha scelto con dovizia e intelligenza anche gli artisti/ospiti del progetto, ma soprattutto ha realizzato degli outfit strumentali di rara bellezza, per molti versi simili alle architetture di Thomas Dolby.
Con alle spalle un ricco curriculum di produzioni e collaborazioni - Carly Rae Jepsen, Ben Howard, Westerman, Nilüfer Yanya, Laura Groves e Avalon Emerson - Nathan Jenkins affronta le dodici canzoni di "Affection" con un'esuberanza melodica e ritmica che, diversamente da quanto accade in molta musica pop coeva, restano in possesso d'autorevolezza e ingegno.
A Carly Rae Jepsen è offerta una delle pagine più inebrianti e incisive ("Rare"), un brano stile Blue Nile/Talk Talk, dalle floride armonie vocali e dalle coinvolgenti incursioni chitarristiche; ai Panda Bear è concessa la pagina più ardimentosa, "A City's Never", dove emergono attitudini psych-pop finora inesplorate, alle quali si aggregano intelligenti sinergie tra voci e strumenti che stravolgono le tipiche strutture dream-pop; dal canto suo, la cantante francese Charlotte Adigéry regala ulteriore leggerezza alle stravaganti contaminazioni folk con violino e incalzanti tempi ritmici in 4/4 di "World_train", una delle tracce più intriganti dell'album (quasi una moderna "Driving Away From Home" dei sottostimati It's Immaterial).

Al di là delle riuscite collaborazioni, il resto offerto da "Affection" è di ottimo livello: il refrain dance-pop di "Cavalier" è accattivante quanto basta, "The Flooding" ha una melodia apparentemente innocua che seduce con subdola sensualità, "Your Father" e "Hard To Do" confutano il concetto di dream-pop come arte prevedibile, mentre le più avventurose trame minimal-ambient di "40 Waves" ampliano la potenza visionaria del musicista.
"Affection" è un concentrato di coerenza e di buone suggestioni dream-pop ("Cinch"), un disco da vivere senza assilli concettuali e con la consapevolezza di restare sapientemente fuori dai confini della musica di consumo fine a se stessa ("Open Hands").

Nathan Jenkins non è il primo né l'ultimo artista abile nello svelare le grazie più recondite della musica pop, ma il tono mai eccessivo degli arrangiamenti e una scrittura mai superflua, e a tratti quasi fugace, sono elementi di distinzione per un album che, nonostante la gradevolezza dell'insieme, rischia di restare oggetto di culto.

27/06/2024

Tracklist

  1. A City's Never
  2. Affection
  3. Rare
  4. Your Father
  5. The Flooding
  6. Cinch
  7. World_train
  8. Cavalier
  9. Once, In A Borrowed Car
  10. Open Hands
  11. 40 Waves
  12. Hard To Do




Bullion sul web