Dave Douglas

Gifts

2024 (Greenleaf Music)
jazz

"Guardo sempre i musicisti più giovani - scrive Dave Douglas nelle note che accompagno il suo ultimo lavoro discografico - mi interessa cosa suonano e ascoltano, e cosa succede intorno a me. È impossibile che questo non influenzi la mia volontà di formare nuove band e suonare e scrivere in modi nuovi".
Con questo entusiasmo il sessantenne sassofonista americano introduce il suo nuovo album, "Gifts" ("Gifts we give and gifts we receive. That's where this music is coming from"), registrato sul finire del 2023 con un nuovo quartetto: Rafiq Bhatia è il chitarrista dei Son Lux, il progetto post-rock guidato da Ryann Lott, con cui Douglas collabora già da alcuni anni; James Brandon Lewis, secondo il prestigioso Downbeat tra le stelle più luminose del nuovo jazz, ha suonato con Joshua Redman, Marilyn Crispell e Hank Roberts; Ian Chang è un batterista rock che ha fatto parte di una mezza dozzina di gruppi della scena indie a stelle e strisce (dai Son Lux ai Body Language, passando per i Landlady e i texani Brazos).

La miscela del quartetto è apparentemente semplice: due jazzisti e due musicisti provenienti dal rock più sperimentale. Le coordinate sono quelle del jazz notturno di New York, figlio dell'elettricità contagiosa delle serate di trent'anni fa al Knitting Factory e di quelle più recenti al The Stone. D'altro canto, lo stesso Dave Douglas è stato un protagonista di quella scena, avendo suonato in molte realtà legate all'esuberanza incontenibile di John Zorn (su tutte quella dei meravigliosi Masada). Giusto per fugare ogni dubbio sull'accostamento tra jazz e rock: "Gifts" non ha nulla a che vedere con l'esplosione stracolma di psichedelia fosforescente della fusion post-"Bitches Brew".

Il giovane quartetto di Douglas si presenta con una manciata di composizioni elastiche del padrone di casa più quattro classici firmati Billy Strayhorn. È proprio la sequenza formata da "Take The A Train", "Rain Check", "Blood Count" e "Day Dream" a dare smalto e ritmo alla scaletta dell'album. L'approccio poco ortodosso di Bhatia e Chang - letteralmente esplosivi sul finale di "Blood Count" - è complementare all'eleganza dei timbri della tromba e del sassofono (quest'ultimo presente solo sulla prima delle quattro tracce), che interpretano in modo magistrale le melodie rese immortali da Duke Ellington.

Douglas sembra aver trovato in Lewis un compagno ideale, capace di duettare in modo dirompente e allo stesso tempo coinvolgente ("Seven Years Ago").

27/08/2024

Tracklist

  1. Gifts
  2. Kind of Teal
  3. Take The A Train
  4. Rain Check
  5. Blood Count
  6. Day Dream
  7. Seven Years Ago
  8. Small Bar
  9. Third Dream
  10. Goodbyes

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