È il 2016 quando esce "Todbringer", un grezzo nonché ottimo album capace di lanciare gli Ellende sul podio della nuova generazione post-black metal austriaca (in compagnia degli Harakiri For The Sky e dei loro cugini Karg). Niente a che vedere, ovviamente, con alcuni illustri nomi del passato esplosi a Vienna verso la metà dei 90's (parliamo di gruppi di culto come Abigor e Summoning).
Oggi quel disco (all'epoca uscito soltanto in cd limitato a mille esemplari) non solo è diventato un oggetto raro tra i collezionisti, ma a quanto pare non può essere più ristampato (sia per problemi di licenza, sia perché delle vecchie registrazioni non c'è più traccia). Ecco perché Lukas Gosch ha voluto riprendere in mano le sorti di quel lavoro, risuonandolo ex novo durante le pause dei recenti tour (un periodo in cui gli Ellende si sono anche affacciati in Italia).
"Todbringerin", rispetto al suo quasi omonimo gemello, ha dalla sua una copertina senza dubbio più luminosa e attraente, il primo indizio che lascia presagire un approccio più fresco e corposo, non solo a livello di produzione. Questa rinnovata vitalità riesce comunque a preservare le atmosfere originarie del passato, pur mettendoci davanti alla domanda più banale: ha davvero senso di esistere questa versione aggiornata di "Todbringer"? La risposta è sì, anche solo per godere di un sound maggiormente arioso e dinamico, dove lo screaming può finalmente emergere a dovere in mezzo alle ricche trame strumentali del disco.
Tra gli highlight del lavoro spiccano "Ballade Auf Den Tod", "Scherben Teil II" (in perfetto equilibrio tra bagliori crepuscolari e impennate blackgaze), "Versprochen..." (cinque minuti di struggente elettricità) e poi ancora le note conclusive di "Am Ende Stirbst Du Allein", dove la placida natura dark-folk dell'incipit presto prende i connotati di un cinico epilogo nichilista ("Alla fine muori da solo", recita il titolo).
Tirando le somme, "Todbringerin" rimette in circolo le migliori sensazioni della piccola ma sempre prolifica scena austriaca, riportando alla luce - in edizione 2.0 - uno dei migliori album post-black usciti durante lo scorso decennio nella Mitteleuropa.
12/09/2024