A distanza di dieci anni dall'esordio, ma come se il tempo si fosse fermato. Francis Harris e Anthony Collins conoscono l'house music come le loro tasche: già dai primi esperimenti negli anni Zero, quando ancora il duo non era formato e si dilettavano in digressioni tech, figli di quel minimalismo a cui Plastikman ci ha largamente abituati. Poi la svolta contemplativa, in parte influenzata dall'inevitabile ombra di Dj Sprinkles, che ha iniziato a permeare la loro scrittura, sia come solisti che nel progetto comune, che ha debuttato nel 2012 tra Ep, remix e dj set che hanno viaggiato ben oltre le frontiere americane. Non è chiaro quanto sia netto il confine tra le influenze artistiche e il loro stesso ruolo di riferimento nel genere, ma è evidente che non risparmiano collaborazioni con i mostri sacri. Questo approccio si riflette anche in Ethos, che ospita featuring con Lawrence, DaRand Land e DJ Aakmael, nomi noti a chiunque sia approdato nel sottobosco deep-house: un ecosistema di kick vellutati, accordi morbidi e lunghi, intrisi di un'introspezione che, nel contesto di una chiara derivazione black-music, definisce una precisa identità sonora.
La formula non è dissimile dalle precedenti uscite: un mood notturno e seducente, fumoso e opaco, attraversa ogni traccia, indipendentemente dalla riuscita di ciascuna proposta. A scaldare l'atmosfera sono principalmente pad e medie frequenze, onnipresenti al punto da lasciare poco spazio a qualsiasi elemento percussivo più incisivo, salvo qualche hi-hat. La formula, pur nella sua semplicità, funziona, anche se qualche intrusione melodica dovuta ai due featuring con la cantante Eliana Glass lascia perplessi. Uno di questi brani è addirittura riservato al delicato ruolo di opening track. Nulla da dire sul talento vocale di Eliana; è piuttosto la scrittura delle linee che, pur coerenti esteticamente, appare superflua e disordinata in un contesto dove tutto è piacevole perché al proprio posto.
Chiudendo un occhio su questi dettagli, si può apprezzare una release piacevole, sebbene un po' innocua. La proposta, lenta e sensuale, non sempre entusiasma, ma potrebbe funzionare bene come sottofondo: il sound è talmente sommesso e privo di estremismi da rendere difficile trovarvi qualcosa che possa davvero disturbare.
10/01/2025