Heavy Moss

Dead Slow

2024 (p(doom))
psych-rock, pop

Non sarà facile da credere, eppure, nonostante la notevole produzione dei King Gizzard & The Lizard Wizard, ci sono potenzialità espressive che sembrano non trovare sbocco nella copiosa discografia del gruppo di rock psichedelico.
Gli Heavy Moss sono infatti il giocattolo di Lucas Harward, tastierista dei King Gizzard, un quartetto messo in piedi con la complicità del batterista Sam Ingles (Atolls), del cantante/chitarrista Kyle Tickell e del bassista Bec Goring. “Dead Slow” è il titolo dell’irrequieto debutto della band.

Giocoso e frammentario, l’album degli Heavy Moss è frutto di due anime in contrapposizione: alla decisa e graffiante natura psych-rock della musica di Lucas Harward, il batterista Sam Ingles contrappone una visione dream-pop, che stempera intelligentemente le sonorità fuzzy e abrasive che dominano la prima parte del disco.
Al travolgente flusso rock dissonante di “Le Con” e alla curiosa incursione nel prog di “Distant Boy”, il gruppo alterna un malsano e stimolante eclettismo, che si manifesta con un’incursione nel soul (“Star”) e armonie pop contaminate da country e soluzioni beat/psych degne dei primi Electric Light Orchestra (“Jump”).

Lucas Harward sfrutta l’opportunità di spaziare all’interno di un solo album con più variabili stilistiche, cosa decisamente difficile all’interno dei King Gizzard. Si prendano come esempio il graffio kraut-rock di “Bluetac”, la giocosa teatralità psych-pop di “Treadmills” e la quieta e talvolta bizzarra malinconia delle due ultime tracce, “Melt” e “Cold”, che mettono in luce una cura quasi maniacale degli arrangiamenti, i quali alla fine rappresentano il vero punto di forza e di autonomia creativa del progetto.
Gli Heavy Moss meritano comunque un ascolto e un po' d'attenzione per il futuro.

12/03/2025

Tracklist

  1. Le Con
  2. Distant Boy
  3. Jump
  4. Star
  5. Blutac
  6. Treadmills
  7. Melt
  8. Cold




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