Il sesto album dei fratelli ecuadoriani-svizzeri Alejandro ed Estevan Gutiérrez, il secondo con la longa manus di Dan Auerbach (Black Keys), è uno di quei guilty pleasure che ogni buon cultore di musica rock e dintorni dovrebbe concedersi prima di catapultarsi nuovamente nella mischia della produzione contemporanea.
"Sonido cosmico" ha tutte le caratteristiche dell'evento unico e forse irripetibile, un perfetto mix di esotismo e ispirazione che vede i due fratelli attingere all'immaginario spaghetti-western, e naturalmente dalle colonne sonore di Ennio Morricone, per un viaggio cosmico e spirituale sotto il cielo stellato delle ampie e desertiche terre di un immaginario Far West.
"Sonido cosmico" ripropone le sonorità già apprezzate in "El bueno y el malo"; surf, country-western e mexican flavour si fondono e si confondono tra echi psichedelici e inserti di tastiere, percussioni e synth, che rappresentano la vera novità di quest'ultimo album. Il fascino evocativo della musica del duo trova ulteriore sostegno in una scrittura più accorta, nonché nella più ampia partecipazione di musicisti assoldati in quel di Nashville dal buon Auerbach.
Slide guitar ed echi di flamenco fanno capolino nella malinconica "Lágrimas Negras", brano al quale spetta l'apertura di "Sonido Cosmico", dettando quelle coordinate eteree e sognanti sulle quali si evolvono gran parte delle composizioni: "El Fantasma", "Cumbia Lunar" e la title track.
"Sonido Cosmico" è un atipico album strumentale: il tono contemplativo è spesso agitato da un passo ritmico sostenuto e da una più complessa struttura armonica ("Abuelita") o da remolanti e ruvide note di chitarra adagiate su un solido groove percussivo ("Low Sun").
Gli accenni funk e il suono soave dell'organo in "Barrio Hustle" e il fluttuare di riff e riverberi profondamente armonici di "Until We Meet Again" sottolineano altresì una struttura più organica (strofa-ritornello-bridge) che a tratti ricorda l'ultimo album dei Khruangbin (band con la quale i fratelli Gutiérrez hanno spesso condiviso il palco).
Il carattere decisamente più esplorativo dell'ultimo progetto dei fratelli Gutiérrez è infine l'arma vincente di un disco apparentemente non per tutti, viceversa stimolante e corroborante al pari di gran parte della miglior produzione contemporanea.
28/08/2024