Liela Moss

Un po' lo subodoravamo, ma dispiace dover trovare conferma ai dubbi sollevati dall'acclamato album del 2023 dell'ex-voce e leader dei Duke Spirit, Liela Moss. Le coordinate dettate da "Internal Working Model" non sono in verità cambiate, ma il gioco mostra decisamente la corda e il synth-pop dell'autrice inglese è un tripudio di suoni esteticamente accattivanti, una formula art-pop ed elettronica fin troppo composta, con iniezioni di trip-hop ("Conditional Love") e slanci dream-pop ("Conditional Love") che non vanno mai oltre il lecito.

Pallide imitazioni dell'oscura magia di Tricky ("Blue") e Massive Attack ("Sticky", "Freedom Likes Goodbye") ne permettono una precisa e facile collocazione stilistica, senza aggiungere molto a quanto già sperimentato e ascoltato.
"Transparent Eyeball" è un album che trasuda comunque abilità e consapevolezza. Cinque album con i Duke Spirit e tre dischi da solista sono un bagaglio artistico considerevole, che Liela Moss mette a frutto conciliando toni abrasivi con sonorità tirate a lucido e immerse in una febbrile oscurità, con risultati a volte apprezzabili.
Il tratto hip-hop/deep house contaminato da sonorità orientaleggianti di "Prism" e il pulsante tocco del basso della sensuale e diabolica "Dark Kitchens" regalano più di un'emozione, ma ben presto diventano cliché, e l'oscuro art-pop elettronico dell'artista cede il passo a toni fin troppo grevi.

"Transparent Eyeball" conferma pregi e difetti dell'avventura solista di Liela Moss. Un disco che, pur segnando un passo indietro nella carriera dell'artista inglese, troverà sicuramente adepti tra i fan di Gary Numan e Ultravox.

03/11/2024