Dopo esordi zuccherosi, quasi twee, sorprende un po' trovarsi davanti questo "Everything Matters, Everything's On Fire". Non che lo spirito della band alt-rock di Decatur sia cambiato, si percepisce comunque l'attitudine giocosa alla scrittura, ma si trova ora calato in un'ambientazione molto più matura, che potrebbe appartenere a mostri sacri come Death Cab For Cutie e Yo La Tengo.
La band sa giocare molto bene con le alternanze tra vuoto e pieno ("Fantasy", "You Shouldn't Be"), con richiami shoegaze e space ("Set The Stage") che non mancano anche in altre band nello strisciante revival anni 90 contemporaneo (i Twen).
In questo caso, però, i Lunar Vacation riescono a introdurre questi elementi senza vezzi giovanilisti, nonostante la scrittura mantenga l'anima pop che caratterizza la band dagli inizi ("Bitter", "Tom").
Forse non un album che fa gridare al miracolo, e si attendono anche ulteriori evoluzioni della band verso una propria sonorità consolidata, ma comunque un'ottima collezione di brani che sanno emozionare. Già questo non è poco, ovviamente.
01/12/2024