Maximo Park - Stream of Life

2024 (Lower Third)
indie-rock, rock

Rullo di tamburi e tutto il calore del rock chitarra-basso-batteria, prima che la voce di Paul Smith prenda a cantare. Inizia così l'ottavo album dei Maximo Park. Tre anni dopo "Nature Always Wins", registrato durante la pandemia e carico delle emozioni e dei pensieri di quel periodo, la vita ha ripreso il suo flusso regolare, accogliendo e integrando lo streaming nel suo fluire, "Stream Of Life", appunto. Ma trattandosi di Paul Smith, cioè di un cantante che ha sempre cercato nella letteratura una fonte primaria di ispirazione, è doveroso collegare il titolo alla tecnica dello stream of consciousness e in particolare, secondo quanto affermato, alla scrittrice ucraino-brasiliana Clarice Lispector.

Rispetto al precedente, è un disco meno arrabbiato e nervoso, che soprattutto nelle prime tracce sembra riagganciarsi alle origini dei Maximo Park, cioè a quell'indie-rock anni Zero fatto di canzoni immediate, con riff di chitarra e ritornelli orecchiabili. Così si allontana anche dalle suggestioni disco-funk di "Risk To Exist" e dalle venature più eighties di "Too Much Information", pur con vari limiti ai tentativi di ampliare un po' lo spettro sonoro del gruppo.
Dopo aver sentito le prime due tracce, "Your Own Worst Enemy" e "Favorite Songs", risulta subito chiaro quanto tempo sia passato da "A Certain Trigger", proprio nel tentativo di questi due pezzi di far sembrare che non ne sia passato affatto. Le cose cambiano un po' nella seconda parte, dopo "Armchair View", il pezzo più calmo dell'album; le sonorità si fanno più elaborate, ma anche più scariche. "Quiz Show Clue", "Doppelganger Eyes" sono pur sempre buoni pezzi rock, che funzioneranno dal vivo, registrati con cura e precisione... Ma alla fine dell'ascolto complessivo si sente che manca l'acuto, si sente che purtroppo anche "Stream Of Life" non aggiunge granché a quanto sapevamo già dei Maximo Park.

Ciò che questo ottavo album sembra dirci, e che in fondo in tanti ormai avevano capito, è che i Maximo Park sono questi e rimangono questi: una band capace di scrivere album di rock chitarristico gradevoli, piacevoli, che ha saputo intraprendere una positiva carriera ventennale pubblicando e suonando con regolarità, ma che non è stata capace di bucare le coscienze come agli inizi della carriera, nell'ondata di nuove band che ritornavano al rock all'inizio del millennio. Ad alcuni questa linearità potrà anche piacere, molti altri li lascerà indifferenti.

26/10/2024

Tracklist

  1. Your Own Worst Enemy
  2. Favourite Songs
  3. Dormant 'Til Explosion (feat. Vanessa Briscoe Hay)
  4. The End Can Be as Good as the Start
  5. Armchair View
  6. Quiz Show Club
  7. Stream of Life
  8. Doppelgänger Eyes
  9. I Knew You'd Say That
  10. The Path I Chose
  11. No Such Thing as a Society

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