Vaggimal è un minuscolo paesino abbarbicato sui Monti Lessini, in provincia di Verona. Lì, negli anni Dieci, è solito ritrovarsi il collettivo C+C=Maxigross per comporre musica, fare le prove, contemplare paesaggi che non sembrano essere stati toccati dall'avvento della modernità. Nel marzo del 2015 alla band si unisce un musicista americano che nel circuito indipendente si è già fatto un nome. Si chiama Miles Cooper Seaton, è il fondatore degli Akron/Family e ha conosciuto il collettivo veneto l'anno prima, al Lessinia Psych Fest che proprio i C+C organizzano da quelle parti, sui Lessini. Ne scaturisce un'amicizia spontanea, immediata, che porterà Cooper Seaton pochi mesi dopo a risalire quei monti e ricongiungersi con Tobia Poltronieri e soci. Da quel momento, le strade dell'uno e degli altri si uniranno in un sodalizio inscindibile, fatto di concerti, album scritti insieme, persino di vita in comune nell'abitazione (che chiameranno Casa Tega) che tutti insieme decideranno di condividere nel centro di Verona. Tutto questo fino al febbraio del 2021, quando un incidente stradale negli Stati Uniti d'America si porta via Miles Cooper Seaton.
Queste "Vaggimal Sessions" pubblicate da Improved Sequence hanno soprattutto - ma non solo - il valore di testimonianza. Rappresentano l'inizio del percorso intrapreso dalla band italiana e dal musicista statunitense, quest'ultimo immortalato in copertina mentre prende appunti tra bottiglie vuote e tazzine di caffè piene. In quell'inverno del 2015, Cooper Seaton aveva raggiunto i C+C=Maxigross portando con sé alcune registrazioni effettuate a Los Angeles insieme a Joe Westerlund, batterista per gruppi quali Califone e Megafaun. Per un intero mese, interrotto soltanto da qualche sporadico concerto, la nuova line-up del collettivo veronese si rinchiude nello studio in montagna per produrre nuova musica, partendo proprio da quei nastri.
I nove brani qui raccolti sono lasciati al loro stato grezzo, alla presa diretta, ai pochi microfoni sparsi attorno alla stanza. In altre parole, allo stadio dell'improvvisazione o poco più. Talvolta sembrano più sketch ("Shuffle") che canzoni compiute, ed è questo lo spirito dell'operazione: riverberare quell'energia creativa, quella magia. Una magia dalle tinte notturne, in ossequio al momento della giornata in cui i protagonisti di questa storia entravano nello studio di registrazione, lasciando la stanza al buio e cercando di procedere all'unisono, ispirandosi a vicenda.
Emblema di questo modus operandi è "Rodeo", che sembra muoversi quasi a tentoni prima di trovare un orizzonte onirico nel quale cullarsi. "Bollywood Thriller" racconta un altro lato della notte, sordido ed elettrico, sulla scia dei Suicide.
Cooper Seaton si scopre crooner nelle placide ma nondimeno pericolose acque di "Slow Down Time", non dissimili da quelle di "Laying Out", con la differenza che questo è un pezzo strumentale. La meditabonda, calda e jazzy "Open Water" srotola nei suoi 6 minuti tutta la classe che la neo-costituita formazione è in grado di esprimere, mentre "Portishead" disvela la ricchezza musicale del progetto in uno dei capitoli più di avanguardia dell'album, fino all'estroverso finale di "Wall Of The Night".
Chi scrive si reputa tra i fortunati che hanno avuto la possibilità di conoscere Miles Cooper Seaton, di parlare con lui a ruota libera di musica, di cogliere la passione che lo animava. Ascoltare questo album è un po' come continuare quel dialogo.
06/09/2024