Pacôme Genty - Hestia

2024 (Prohibited)
psych-folk, bossa nova

Ci sono molte ragioni per le quali potrei benissimo evitare di scrivere queste righe: a chi potrebbe infatti interessare un artista che non è nemmeno incluso in Rateyourmusic, o un disco le cui recensioni si possono contare sulle dita di una sola mano, senza contare che colpevolmente io stesso ho ignorato questo cd per dedicarmi ad ascolti di artisti più blasonati o noti? La ragione di questa recensione è una sola: l’inattesa bellezza e particolarità di un album che avevo frettolosamente archiviato tra un disco di Devendra Banhart e uno di Helado Negro e che, riascoltato in un momento di puro svago sonoro, ha infine mostrato tutta la propria originalità e bellezza.

Pacôme Genty è un artista francese giunto al secondo album solista, il primo, “Debut”, risale al 2021, pubblicato dopo una carriera decennale spesa in varie formazioni indie-rock – Erevan Tusk, Rrose Tacet, Mascara Snake, Des Edens  – culminata nell’inaspettata passione per Robbie Basho, il visionario musicista brasiliano Egsberto Gismonti, le avanguardistiche e riflessive sonorità di Gastr Del Sol e Arthur Russell, la sotterranea malinconia di Yo La Tengo e Cass McCombs e il fascino senza tempo dei Clogs.
La messe di citazioni che anima il secondo album di Pacôme Genty, “Hestia”, non funge tuttavia da argine alla creatività e alla riuscita del progetto: le otto composizioni sono tanto ammirevoli quanto deliziose, frammenti poetici da assaporare con calma, ignorandone perfino la collocazione temporale - eh sì, “Hestia” è stato pubblicato nell’estate del 2024.

Il primo brano,“Griselda”, è pura saudade a tempo di bossa nova, rivisitata con linguaggi contemporanei (ed è qui che fuoriesce l’ammirazione per Arthur Russell) e una fragilità armonica che toglie il fiato: un mix di musica elettronica e acustica che si ripete nelle maglie della tenue psichedelia di “Without”. Ed è in questa attitudine psych-folk che risiede un altro dei segreti di “Hestia”, ovvero la collaborazione con Nicolas Laureau (meglio noto come Don Niño), al quale spetta il merito di aver creato arrangiamenti tanto stranianti quanto avvincenti.
La parentesi cosmic-jazz/bossa nova di “Minha Querida” aggiunge tonalità ancor più introspettive, anticipando la surreale e ariosa “Lonely As A Cloud”, dove la solitudine diventa momento di gioia e raccoglimento.
Malinconia a filo di glitch e cenni di impressionismo sonoro animano le più ricercate e delicatamente avantgarde “Modesty” e ”Outside”, due brani che dettano le fila della seconda parte del disco, decisamente più oscura e dolente, una sequenza appena stemperata dalla suadente e avvolgente “Saint Elmo”, ulteriore frammento di un disco che merita un immediato recupero e rilievo.

08/06/2025

Tracklist

  1. Griselda
  2. Without
  3. Talk/Walk
  4. Mina Querida
  5. Outside
  6. Lonely As A Cloud
  7. Saint Elmo
  8. Modesty




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