Perry Blake - Death Of A Society Girl

2024 (Moochin' About)
chamber pop, art-pop

Dodici anni di silenzio, una serie di progetti annunciati e poi rimandati, e infine un nuovo album,  “Songs Of Praise”, primo capitolo di una rinascita artistica per Perry Blake, musicista irlandese influenzato in egual misura da Leonard Cohen e David Sylvian, autore di un chamber-pop dalle malinconiche sembianze, altresì caratterizzato da eleganti ritmiche uptempo in stile Portishead/trip-hop e da un romanticismo noir né opprimente né sdolcinato, che rimanda allo Scott Walker di “III”.

Sono lontani gli anni dello splendido esordio salutato dalla critica inglese come un piccolo capolavoro, ed è lontana anche la gloria catturata in terra francese con “Still Life” - album che si avvaleva di collaborazioni prestigiose, tra le quali Steve Jansen dei Japan -  ed è ormai scomparso dalle condivisioni sui social un album prezioso come “California”, realizzato con Marco Sabiu, Dickon Hinchliffe dei Tindersticks e l'ex-batterista dei Prefab Sprout Neil Conti.
A dispetto delle attese, “Death Of A Society Girl” è un piccolo trionfo artistico per Perry Blake. La potenza narrativa e l’evocativa struttura quasi cinematica delle composizioni non solo rinnova in parte la magia degli esordi, ma rimette in gioco anche quella poetica noir che aveva ammaliato Francoise Hardy, che volle Blake tra gli autori del pluridecorato album “Tant De Belles Choses”, ed Emilie Simon.

Il primo passo per la realizzazione di questo nuovo album è avvenuto nel 2013, con la pubblicazione della title track, un singolare mix di trip-hop e soul che Blake ha condiviso con Paul McGann (attore noto agli appassionati di Dr Who, e per film di successo come “Shakespeare a colazione”, “L’impero del sole”, "Aliens") e che l’album ripropone insieme a due interessanti versioni remix.
Il singolo “Concertina” ha rinnovato l’attesa grazie a un insolito misticismo, misto a sfavillanti pattern ritmici che ne stemperano la precaria dolcezza, anticipando sia il desueto romanticismo in chiave glitch di “Hummingbirds”, sia la struggente malinconia dell’orientaleggiante “Rules Of Love”, nonché la toccante sinfonia per archi, voce e drum-machine di “Song Of The Wind”, un brano che non sfigurerebbe in un film di James Bond.
Ambientazioni esotiche e noir fanno capolino anche nella splendida “Nobody’s Child”, ballata dal passo dolente, ricca di pregiati inserti strumentali (carillon, arpa e violino) e di un candore quasi onirico, che al pari di “Let’s Fall In Love” approfondisce il lato più oscuro dell’autore e porta alla luce influenze del Bowie era “Blackstar”.

Il pregio maggiore di “Death Of A Society Girl” è la perfetta caratterizzazione delle nove tracce, organicamente coese eppur ricche di peculiarità: un’idea ritmica, un suono straniante, un refrain tenace. Le canzoni di Perry Blake sono solenni e agrodolci, temerarie e appassionate, eleganti ma non necessariamente confortevoli. Per il musicista irlandese è tempo di recuperare un ruolo di primo piano nello scenario musicale contemporaneo e “Death Od A Society Girl” è un ottimo biglietto da visita.
Un ultima nota per la splendida copertina opera dell’artista siriana Helen Abbas, intitolata “Moonlight Garden”, perfetta cornice per questo gradito ritorno alla forma del musicista irlandese.

26/07/2024

Tracklist

  1. Requiem 
  2. One Of These Days 
  3. Nobodys Child  
  4. Song Of The Wind  
  5. Lets Fall In Love  
  6. Concertina 
  7. Rules Of Love 
  8. Death Of A Society Girl  
  9. Hummingbirds   
  10. Lets Fall In Love - Remix 
  11. Death Of A Society Girl - Inertia Remix 
  12. Death Of A Society Girl - Will Kelsey remix 




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