Dalla Tasmania a Melbourne, questo è il percorso che ha consolidato l'attuale formazione dei Quivers: gruppo creato da Sam Nicholson dalle decise affinità ai Go-Betweens, incline a una leggiadria pop-rock in stile Fleetwood Mac, nonché alla seduzione elettronica degli anni 80.
"Oyster Cuts" è un atipico esemplare di indie-pop, dove si amalgamano residui pop-wave stile Motels ("More Lost"), riff degni degli Stones era Mtv ("Apparition") e perfino distorsioni in salsa dream-pop ("Reckless"), avviluppati da un ricco patrimonio melodico mai lezioso.
Il nuovo album degli australiani Quivers è un disco dal fascino agrodolce, un set di canzoni palpitanti come un hit-single dei Cars interpretato dai Rem ("Never Be Lonely"), un contenitore di melodie ricche di riff e cori tanto accattivanti quanto dolenti ("Pink Smoke"), ma anche di languidi e misteriosi brani dream-pop ("Screensaver").
"Oystec Cuts" è un disco semplice ed efficace, in cui all'esuberanza delle melodie corrisponde il giusto contrappunto malinconico tipico del miglior indie-pop ("Grief Has Feathers"), un album capace d'intercettare anche cuori impavidi, pochi avvezzi al romanticismo (la title track).
Abbandonarsi alle delizie a metà strada tra sophisti-pop e jangle-pop del gruppo australiano è comunque un'esperienza gratificante, sarà il trascorrere del tempo a dirci se queste canzoni hanno un futuro e se i Quivers sapranno ripetersi sulla stessa lunghezza d'onda, ma brani come "If Only" sono un lascito già sufficiente per farceli amare.
22/09/2024