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Red Hot & Ra - The Magic City

2024 (Red Hot Org)
avant-jazz, impro

Potremmo passare anni a sviscerare la filosofia di Le Sony’r Ra, uno dei navigatori spaziali più immaginifici del Novecento, capace di trascendere le vicissitudini umane del proprio tempo attraverso una visione extra-terrestre. Scomparso nel 1993, dopo aver rilasciato oltre un centinaio di lavori, Sun Ra rimane tutt’oggi una sorta di grande sciamano ed enorme mistero, tanto influente sulla storia del jazz quanto sfuggente oltre ogni facile definizione. Immergersi nella sua musica non è soltanto una questione di ordine discografico, è un esercizio di fede, da affrontare con spirito libero senza alcun desiderio di completezza né sete scientifica, perché il suo approccio all’improvvisazione è sempre stato “aperto” a tutto.
In questo nuovo capitolo – il quarto attualmente commissionato dalla no-profit Red Hot Org con oggetto Sun Ra – la celebre bassista Meshell Ndegeocello è stata investita del compito di raccogliere un eterogeneo gruppo di oltre venti strumentisti, per esplorare e stravolgere vecchi temi, ma anche provarne qualcuno inventato di sana pianta. Ispirato dal titolo di un celebre lavoro della Arkestra, datato 1966, “Red Hot & Ra – The Magic City” offre dunque uno sguardo ondivago e curioso, a tratti animato dallo stridore elettro-acustico dell’improvvisazione più libera, poi amorevolmente coperto di polveri stellari e voci d’angelo.

La fantasia, dunque, regna sovrana, l’omaggio è chiaramente libero, ma la suggestione abbonda; “Solipsistic Panacea (Black Antiques)” e “Yet Differently Not – Mars Hall (in)”, i due momenti più lunghi in scaletta, indugiano e proliferano a piacimento, tra inserti vocali, stridori di fiati, percussioni e rifiniture digitali, in un magma d’antiquariato che pure non disdegna la contemporaneità.
Di controparte, i due momenti più brevi, “Departure Guide Of The 7 Sisters” ed “El-soul The Companion, Traveler”, sono intinti di un soul psichedelico sui generis, l’allucinatoria ma corpulenta “Reproductive Manatees – Sunny Said Up!” raggruma cacofonie e progressive electronics attorno a una spiritata linea di piano. In mezzo a tutto questo rumore, ecco la splendida “Bedlam Blues”, sulla quale l’accorata voce di Justin Hicks espleta una calda nostalgia alla Mark Hollis – è uno dei momenti lirici più belli dell’anno.
Ma Meshell, musicista allenata e madrina attenta alla propria sala, coglie un’occasione d’oro; su “#9 Venus The Living Myth” fa unire il sassofono di Marshall Allen, membro originario della Arkestra che lo scorso maggio ha compiuto un secolo tondo d’età, alla batteria di Kojo Melché Roney, giovane prodigio che di anni ne ha appena venti. Il risultato è un’apoteosi dei sensi, un portale attraverso il quale quattro generazioni afroamericane s’interfacciano in un raro quanto importante dialogo, dall’avant-jazz degli antenati a un improvviso finale techno.

Non c’è forse bisogno di “Red Hot & Ra – The Magic City” per esplorare l’arte di Sun Ra, vista l’estesa discografia originale a disposizione. E tuttavia, pur senza toccare la foga delirante dell’ispiratore in questione, è anche grazie a progetti come questo che il jazz continua a respirare – un simile esercizio era stato fatto di recente dal collettivo London Brew su libretto del celebre “Bitches Brew” di Miles Davis. Non devono essere solo gli standard del Great American Songbook a essere riproposti all’infinito, talvolta è anche bello fare i conti con una ruminante improvvisazione strumentale come la qui presente “The World Of Shadows”, agitata dall’alto di Immanuel Wilkins e il contrabbasso di Rashaan Carter. Con un suggestivo disegno in copertina a cura di Cécile McLorin Salvant, potete star certi che l’ascolto di queste nove tracce sarà comunque denso e stimolante.

02/12/2024

Tracklist

  1. Solipsistic Panacea (Black Antiques)
  2. Departure Guide Of The 7 Sisters
  3. Bedlam Blues
  4. #9 Venus The Living Myth
  5. El-soul The Companion, Traveler
  6. LQ1TY - 29 Years
  7. Yet Differently Not - Mars Hall (in)
  8. Reproductive Manatees - Sunny Said Up!
  9. The World Of Shadow

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