SUMIN & Slom

Miniseries 2

2024 (Standard Friends)
funk-pop, r&b

Il sodalizio artistico che ha portato Park Sumin e Kim Minwoo a unire le loro forze e avviare un dinamico progetto funk-pop qualche anno addietro ha portato la coppia a raggiungere risultati fino a quel punto soltanto intravisti, illustrando con “Miniseries” un percorso alla canzone pop da cui tanti progetti mainstream coreani potrebbero trarre grosso beneficio. Squadra vincente non si cambia, e dopo qualche anno di uscite soliste e crediti in brani altrui (Aespa, Red Velvet, Lim Kim  tra i tanti), la miniserie del 2021 si correda di un secondo capitolo, con cui ribadire tutto l'amore per groove svelti e melodie compatte.
Ancor più denso e brevilineo rispetto al fratello maggiore, il disco tratta dell'eterno tema del distacco e della conclusione di un amore, approfondendo la vena r&b che già era stata parte integrante dell'album precedente, ma soprattutto dirigendosi verso i seducenti lidi brasiliani. Si ottiene così un'esperienza d'ascolto che non rinuncia al ritmo e al taglio danzereccio, ma li imbeve di una maggiore sottigliezza umorale, evidenziando i tratti dolce-amari di un tema necessariamente non gradevole, dotato però del giusto vigore per trovare nel dolore e nella malinconia nuove opportunità.

Gli scintillanti pattern house che collegano l'operato del duo alle pregiate tessiture acid-jazz dei connazionali Roller Coaster fanno di “Why, Why, Why” un immediato passaggio di spicco nell'album, un soffuso prisma dance a cui risponde poco dopo lo scattante funky elettrico di “Tic Toc Tic Toc”, su cui Park si mostra quasi divertita nello scandire il fatale conto alla rovescia.
Tra e attorno ad esse, scivolano come burro ispirati midtempo bossa-nova, appena tinti di delicate orchestrazioni (“Just A Breakup”), intermezzi dai vaghi aromi jazzy (“Sorry”), irresistibili prelibatezze folktroniche, condite di lievi umori space-age (l'incontenibile pathos che circoscrive “Goodbye”).

Il racconto non manca di esibire tutti i suoi risvolti, dalle tristi nottate insonni (il city-pop umorale di “Endless Night”, tutto bassi e interpretazione) agli scatti improvvisi di orgoglio (la vitale funktronica à-la Dâm-Funk di “None Of Your Business”), le riflessioni che aggrovigliano il cervello in loop senza uscita (lo spazioso r&b di “...I Think”) passando per la presa di coscienza di un capitolo definitivamente concluso, con tutta la stranezza e il senso di rinascita che ciò può comportare (i Clazziquai Project via Towa Tei nella chiosa sambass di “Stoplight”).

Manca forse quello slancio melodico che fece del primo capitolo il trionfo funky che fu, resta comunque intatti il fascino di un sound e un tocco compositivo che fanno della coppia SUMIN/Slom tra le più affiatate e meglio attrezzate dell'attuale scena pop coreana. Chissà se una terza installazione arriverà ad ampliare ulteriormente il campo d'azione.

13/10/2024

Tracklist

  1. 보통의 이별 (Just A Breakup)
  2. 왜, 왜, 왜 (Why, Why, Why)
  3. 화해 (Sorry)
  4. 째깍째깍 (Tic Toc Tic Toc)
  5. 진짜 안녕 (Goodbye)
  6. 텅 빈 밤 (Endless Night)
  7. 개인사 (None Of Your Business)
  8. 내 생각 (...I Think)
  9. 신호등 (Stoplight)