Sydney Valette è un musicista parigino (classe 1986) attivo da svariati anni nel giro elettronico di matrice dark. Dopo aver curato il mastering del nuovo album del collega Giirls (nome emergente sempre di provenienza transalpina), Valette è tornato in pista con “The Healer”, ennesimo connubio tra sonorità synth-darkwave e non solo.
La partenza soft di “So Lost” non deve trarre in inganno, poiché con “Pharmakon” (un pezzo marcatamente Ebm), con la successiva title track (tra Arnaud Rebotini e l’ultimo Gesaffelstein) ma soprattutto con l’incalzante “La Maman Et Le Fantôme” (french electro a profusione), “The Healer” rivela la sua possente energia, una carica comunque più oscura rispetto ad alcune facili (nonché irresistibili) tentazioni elettro-pop assaporate in passato. Perché qui, in effetti, manca un tormentone da ascoltare fino alla nausea, come era accaduto ad esempio con le freschissime note di “Précipice” (l’album chiamato in causa è “Fight Back”, anno 2018).
Al di là di qualche passaggio meno brillante (se le vocals in “The Knife” non convincono affatto, “Relax” risulta fin troppo prolissa), questo ritorno di Sydney Valette si porta a casa un’abbondante sufficienza grazie a un paio di notevoli colpi di coda: “The Wanderer” colpisce il bersaglio per il refrain (il migliore dell’intero lavoro), mentre con l’intensa e drammatica “The Avenger”, le atmosfere create dal musicista francese pescano con successo dagli anni Ottanta più torbidi e malinconici.
“The Healer” conferma, dunque, la discreta ispirazione di un artista da cui è lecito attendersi il definitivo salto di qualità, anche in termini di malizia e spregiudicatezza. Positivo ma non imprescindibile, per il momento.
26/09/2024