Touché Amoré

Spiral In A Straight Line

2024 (Rise)
post-hardcore, screamo

Dopo averci fatto aspettare altri quattro anni (lo stesso gap separava infatti “Lament” e “Stage Four”) i giovani veterani del post-hardcore californiano tornano con un lavoro al tempo stesso maturo e pregno di freschezza e urgenza. Stesso produttore di "Lament" (Ross Robinson, curriculum “pesante”, con all’attivo nomi come Korn, Deftones, Sepultura…), nuova label (dopo due album con la Epitaph), la “specialista” hardcore Rise Records: “Spiral In A Straight Line” porta avanti il discorso intrapreso con i due lavori precedenti, accentuandone la componente “pop”.

Le virgolette sono comunque d’obbligo, dato che le vocals al vetriolo di Jeremy Bolm e le chitarre taglienti restano un must del Touché Amoré-sound. Via libera, quindi, al sing-along emozionale dell’opener “Nobody’s” e del singolo Hal Ashby (dedicato a un altro “cantore di incompresi”, il regista di “Harold e Maude”), ma anche a brani più veloci come “Disasters” e “Mezzanine”, il cui tiro viene accentuato dai passaggi stop-and-go. Altrove il passo dei T.A. si fa cadenzato, a tratti cupo (“Force Of Habit”, “Altitude”), mai greve; a livello di lyrics proseguono le tematiche di perdita e di crescita, sorta di “diario di bordo” di Bolm di cui veniamo messi a parte.
Gli ospiti, di primo livello, danno un contributo molto personale: Lou Barlow (Dinosaur Jr., Sebadoh) nella quasi-ballad “Subversion” e l’ottima Julien Baker, alla sua terza collaborazione con i losangelini, nella conclusiva e appassionata “Goodbye For Now”.

Una formula collaudata, dunque: un misto di rabbia, energia, dolore e introspezione, che a volte somiglia in maniera davvero sorprendente a quello che è la nostra vita.

07/01/2025

Tracklist

  1. Nobody's    
  2. Disasters
  3. Hal Ashby    
  4. Force Of Habit    
  5. Mezzanine    
  6. Altitude    
  7. This Routine    
  8. Finalist    
  9. Subversion (Brand New Love)
  10. The Glue    
  11. Goodbye For Now




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