Ungfell

De Ghörnt

2024 (Eisenwald)
folk-black metal

Questo ultimo scorcio del 2024 ci sta consegnando il meglio della Svizzera estrema, grazie al ritorno di nomi come Paysage d’Hiver (“Die Berge” è tra i dischi black metal dell’anno), Aara (il nuovo “Eiger” si conferma su buoni livelli) e Ungfell (con “De Ghörnt”, il progetto zurighese arriva a quota quattro album).

Anche in questo caso, Menetekel (unico membro permanente della band) opta per un concept a tutti gli effetti, raccontandoci (in dialetto svizzero-tedesco) l’ennesima storia popolare legata al folklore alpino: se le vicende del precedente “Es Grauet” (2021) erano infatti incentrate su uno sperduto villaggio di montagna, questo lavoro si inoltra ancora più a fondo tra quelle regioni, seguendo un cacciatore nel suo cammino verso un ghiacciaio (luogo dove egli scompare).
Partendo da tali coordinate, l’album tocca argomenti da sempre centrali per la natura umana, come l’ambizione, l’avidità e l’arroganza, tutti incarnati dalla figura del cacciatore, costretto infine a confrontarsi con un’entità (una creatura simile a una capra chiamata Rollibock).

“De Ghörnt” mette in luce una componente melodico-folkloristica decisamente spiccata, a cominciare da “S Alpeglüeh” (armata di un memorabile break dal sapore epico), un biglietto da visita ricco di spunti e di notevoli intuizioni.
Bene anche le successive, più ragionate, “D Pracht vom Eggishorn” (venata da passaggi acustici), “Im Ruusch” (grezza e rocciosa) e “De Fährmaa”, quest’ultima spudoratamente devota alla scuola metal anni Ottanta (il riff di apertura parla da solo).
Nella seconda parte del disco, trovano spazio composizioni maggiormente lunghe ed elaborate, come “Rollibock” o l’ispirata “De Geischt vom Märjelesee” (nove minuti abbondanti da cui emerge il vero spirito pagano degli Ungfell), nonostante siano ormai lontani gli oscuri tempi medievali del più malvagio e affilato “Mythen, Mären, Pestilenz” (2018, per chi vi scrive l’apice assoluto del progetto elvetico).

“De Ghörnt” si rivela un lavoro comunque solido, in perfetta linea con le rustiche diavolerie alpine che contraddistinguono da circa dieci anni la valida proposta di Menetekel e del suo fedele batterista Vâlant.

07/12/2024

Tracklist

  1. S Alpeglüeh
  2. D Pracht vom Eggishorn
  3. Im Ruusch
  4. De Fährmaa
  5. Rollibock (De Ghörnt vom Gletscher)
  6. Sturmglockä
  7. De Geischt vom Märjelesee

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