La musica indiana è intrinsecamente legata alle sacre scritture, sia quella indostana (Hindustani) del nord dell'India, che quella carnatica (Karnàtak) dell'India meridionale nascono da una profonda religiosità, ma sono anche espressione delle caste sociali. Con testi rigorosamente in sanscrito, telugu, tamil e kanarese, la musica carnatica identifica storicamente e culturalmente la casta dei bramini, al pari di quella indostana la musica carnatica è concepita sul concetto di raga, ma mentre la tradizione dell’India del nord predilige la fase strumentale, quella del sud enfatizza le capacità vocali.
Autentica bambina prodigio, Varijashree Venugopal ha da sempre mostrato particolari attitudini per la musica. Nata nel 1991 a Bangalore, all’età di soli due anni già conosceva più di 100 raga carnatici, mentre a sette anni era già nota per le sue esibizioni in pubblico. Oggi è non solo un’insegnante di musica ma anche una flautista, compositrice e cantante, che ha contribuito non poco alla diffusione della cultura della sua terra madre, e vanta un cospicuo numero di collaborazioni con artisti provenienti da tutto il globo: Bobby McFerrin, Bèla Fleck, Hamilton de Holanda, Eddie Gomez, Michael League & Snarky Puppy, Trio Bobo (trio formato da due membri del gruppo Elio e Le Storie Tese e dall’ex-chitarrista di Paolo Conte, Alessio Menconi), Anat Cohen, Jacob Collier (collaborazione che è valsa una nomination ai Grammy) e tanti altri.
Tutta questa energia e questo talento sono ora pronti per un progetto più ambizioso, con il quale Varijashree Venugopal fissa un primo punto fermo della propria carriera.
Dopo aver festeggiato 25 anni di attività live nel 2023 e dopo l’omaggio alla città natia Bangalore con un album realizzato con l’EYM trio, il nuovo album espande ulteriormente i confini dell’interessante forma di fusion/world-music dell’artista indiana. Tradizione e purezza sono al centro di “VARI”, album il cui titolo è ricavato dal termine sanscrito che corrisponde al nostro vocabolo acqua.
L’album è un viaggio che l’artista intraprende partendo dalla fanciullezza e dal mondo dei sogni, un racconto che sfuma pian piano verso la consapevolezza e la nostalgia nella onirica “Dream”.
Con “Ranjani” la narrazione entra nel vivo con un raga tradizionale scandito dalle percussioni e dal canto, la presenza di Bela Fleck e del suo banjo sposta l’asse dalla musica sacra verso quella popolare, ed è subito magia. Il lussuoso misticismo di “Liquid Light” ed il rigoglioso groove folk-raga ricco di tipici solfeggi e dialoghi melodici indiani di“Jaathre” possiedono un’intensità che evoca il musicista pakistano Nusrat Fateh Ali Khan, mentre l’influenza di due grandi figure della musica jazz, John Coltrane e John McLaughlin, marchia a fuoco le complesse stratificazioni metriche e armoniche di “Harivaa Jhari”, un brano che apre spazi anche alla contaminazione della musica elettronica.
Operazione comunque non facile, quella di “VARI”: il rischio di restare ancorati a dei cliché della world music è sempre vivo, ma l’artista indiana li evita agilmente negli episodi più lineari (“Summaniru”, “Search”) e fonde abilmente ricerca e tradizione senza mai smarrire l’ispirazione (“Nee”, “Teardrop”).
“VARI” è il risultato di ben sette anni di lavoro, un disco che esalta la voce come strumento e ne esplora le infinite possibilità espressive (“Kannada”). Per l’artista indiana il canto è una forma d’arte universale, per questa ragione Varijashree Venugopal si concede alla modernità senza mai rinunciare alla tradizione (“Search”) e offre spazio a un ricco carnet di artisti e strumenti tradizionali (bandolim, bass, mridangam e morsing) nel brano più pregevole dell’album, “Chasing The Horizon”, con una performance vocale scat/carnatica che ha tutte le caratteristiche per diventare un punto di forza delle esibizioni live. Ed è senz’altro il palco il luogo dove Varijashree Venugopal merita di essere ascoltata e apprezzata, ma l’eleganza di “VARI” è motivo sufficiente per includere l’album dell’artista indiana tra gli ascolti indispensabili dell’anno che volge al termine.
11/12/2024